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ARGOVIA«Perché mi stai facendo questo?» - «Perché mi piace»

22.08.17 - 18:41
Un sadico accusato di avere drogato e stuprato sette donne è oggi alla sbarra. Lunghissima la lista delle accuse
Tele M1
«Perché mi stai facendo questo?» - «Perché mi piace»
Un sadico accusato di avere drogato e stuprato sette donne è oggi alla sbarra. Lunghissima la lista delle accuse

BRUGG - Coercizione sessuale, stupro, atti sessuali su persone incapaci di discernimento o di resistenza, vita altrui messa in pericolo, lesioni personali, pornografia illegale, violazione della legge sugli stupefacenti e contraffazione: ognuno di questi crimini compare sulla lunga lista di accuse sollevate contro Urs W., 63enne a processo presso il Tribunale di Brugg (AG).

L'uomo è stato arrestato nel 2014. All'epoca la stampa lo aveva soprannominato il "sadico sessuale argoviese". Ora deve affrontare il processo per l'aggressione di sette donne. Le violenze sono state filmate dallo stesso 63enne. Le vittime erano per lo più africane, con una situazione finanziaria precaria. Tutte erano alla ricerca di una relazione stabile, o cercavano marito.

Rohypnol e GHB - Urs W. ha incontrato la sua prima vittima in Marocco; le altre su siti di incontri. Su internet offriva loro 2000 franchi a condizione che prendessero un farmaco. Il modus operandi era sempre lo stesso: faceva assumere alle donne il tranquillante Rohypnol o il GHB (la droga dello stupro). Le dosi erano tali da alterare totalmente la coscienza delle sventurate che in quello stato non potevano difendersi.

Nell'atto di accusa è espressamente spiegato che tali alterazioni possono avere conseguenze fatali. Per non parlare del fatto che l'imputato metteva ulteriormente a rischio la vita delle sue "prede" bloccandone le vie respiratorie. Lo faceva introducendo nella loro bocca il suo organo sessuale, un vibratore o altri oggetti.

Scariche elettriche - Nei video girati da Urs W. vengono mostrate torture degne di De Sade. Le povere sventurate erano costrette a subire scariche elettriche, a tenere la bocca aperta da un divaricatore o venivano ferite con delle pinzette. Lui, in questo stato, le picchiava e le costringeva a rapporti orali.

Tutti i tentativi compiuti dalle vittime per difendersi erano vani. Una di queste donne, nel video, osa domandare le ragioni di tale furia. «Perché mi stai facendo questo», chiede. L'uomo risponde: «Perché mi piace».

Una perizia psichiatrica ha confermato che i rischi di recidiva per Urs W. sono elevati. L'esperto ha anche osservato che il suo comportamento sembra essere quello tipico di un «sadico sessuale».

Piantagione di cannabis - Il sordido agire dell'uomo è stato scoperto per caso. Dopo aver rinvenuto una piantagione di canapa, nel 2014, gli inquirenti avevano scoperto le abitudini del coltivatore. Che era proprio il 63enne. Nella sua abitazione, inoltre, sono stati trovati 48 filmati pedopornografici e 15 video di zoofilia.

«Sapevano che volevo giocare con il loro corpo» - In tribunale, il 63enne si difende. Afferma che le donne erano consapevoli di quello che sarebbe accaduto loro. «Non sapevo cosa avrei fatto di preciso, ma a loro non importava - ha spiegato -. Erano però consapevoli che volevo giocare con il loro corpo. E sapevano anche che avrebbero avuto più soldi se avessero preso farmaci prima degli atti sessuali».

L'uomo afferma inoltre di non essersi reso conto di aver provocato loro del dolore, tanto da condurre alcune di queste al pianto: «Non mi ricordo. Non me ne sono accorto».

Il 63enne ha cercato di spiegare il suo piacere nel giocare il ruolo del "dominatore". La sedazione era parte del gioco, insomma. Il tutto per soddifare desideri che non poteva realizzare con la moglie.

La canapa è stata l'errore - Per lui, l'intera faccenda è stata una mera «avventura». E se per i reati sessuali Urs W. non sembra mostrare rimorso, diverso è il discorso relativo alla piantagione di canapa. «È stato un errore», ha ammesso in Tribunale. Quindi si è lamentato della detenzione, ritenuta ingiusta per un popolo «amante della libertà».

L'accusa sostiene che Urs W. sia colpevole di violenza sessuale e stupro. Oltre che di reati contro la legge sugli stupefacenti. Non è ancora stata definita la pena per l'uomo che si trova in stato di detenzione preventiva dal 2015.

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