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APPENZELLO ESTERNOAssoldò picchiatori contro il vicino, pena ridotta

27.06.17 - 14:14
Il contadino 62enne nel 2010 pagò tre serbi per dare una lezione al rivale, autodenunciandosi quando questi chiesero lui altri soldi
Keystone
Assoldò picchiatori contro il vicino, pena ridotta
Il contadino 62enne nel 2010 pagò tre serbi per dare una lezione al rivale, autodenunciandosi quando questi chiesero lui altri soldi

TROGEN - Il Tribunale superiore di Appenzello esterno ha ridotto a 20 mesi di detenzione con la condizionale la pena inflitta in primo grado a un contadino che nel 2010 aveva chiesto a tre uomini di dare una lezione al vicino di fattoria. I tre avevano calcato la mano e avevano massacrato quest'ultimo di botte.

Nel giugno 2015 il Tribunale cantonale aveva inflitto all'imputato oggi 62enne 30 mesi di carcere di cui 12 da scontare per istigazione all'aggressione, alle lesioni semplici e alla violazione di domicilio. Il Tribunale superiore, nella sentenza d'appello pubblicata oggi, conferma questi reati ma riduce fortemente la pena.

Due dei suoi complici, rigiudicati insieme a lui, sono stati condannati entrambi a due anni con la condizionale. Per uno di loro la pena inflitta in primo grado è stata ridotta, per l'altro è stata mantenuta. I due avevano fatto da intermediari con i tre picchiatori, che sono stati condannati nel 2012 a pene tra i 18 mesi e i quattro anni di carcere.

I fatti risalgono all'8 giugno del 2010. I tre aggressori, di nazionalità serba, la mattina presto si erano nascosti nella stalla del vicino, aspettando che venisse a mungere la mucche. Due di loro avevano pestato l'agricoltore, allora 34enne, a pugni, pedate e con un bastone ad estremità metallica, causandogli una lesione cerebrale, la rottura del setto nasale, la frattura multipla di una mano e contusioni su tutto il corpo: l'uomo ha trascorso vari giorni in cure intensive e ha dovuto essere operato più volte. Il terzo complice aveva fatto da palo.

Il mandante del pestaggio, che da allora è andato volontariamente in psicoterapia ed è diventato padre di due bambini, ha pagato in totale 17'500 franchi ai tre esecutori. Siccome i tre serbi ne pretendevano altri 30'000, è andato dalla polizia per denunciare sé stesso e i suoi complici. Durante la consegna del denaro la polizia ha proceduto agli arresti. Il contadino si è poi giustificato in tribunale affermando di aver voluto dare una lezione al vicino, con il quale era in lite da anni e che a suo dire avrebbe tentato di avvelenargli le mucche.

Nella sua sentenza il Tribunale superiore constata errori procedurali e nell'infliggere la pena ha seguito anche una nuova prassi del Tribunale federale, ha precisato all'ats la cancelliera del tribunale.

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