Cerca e trova immobili

VAUDI tre presunti terroristi «potevano passare all'azione in tempi brevi»

27.06.17 - 10:22
Secondo il procuratore generale del Canton Vaud la coppia arrestata sabato a Aubonne avrebbe potuto nuocere
I tre presunti terroristi «potevano passare all'azione in tempi brevi»
Secondo il procuratore generale del Canton Vaud la coppia arrestata sabato a Aubonne avrebbe potuto nuocere

LOSANNA - Tre presunti terroristi sono stati arrestati fra venerdì e sabato nel canton Vaud, indica oggi il Ministero pubblico della Confederazione (MPC). «Potevano passare all'azione in modo relativamente rapido», secondo il procuratore generale vodese Eric Cottier.

Interrogato dall'ats, il MPC ha fornito informazioni oggi sulle operazioni in questione, dopo le rivelazioni del giornale "20 minutes". Secondo quest'ultimo, un uomo e una donna sono stati arrestati con la forza sabato verso le 15.00 nel parcheggio di un centro commerciale a Aubonne (VD), davanti a numerosi testimoni.

La terza persona è stata arrestata anch'essa sul territorio del canton Vaud, ma il luogo non è precisato. I fermi sono stati effettuati dalla polizia cantonale vodese, con il sostegno della polizia federale (Fedpol) e in "stretto" coordinamento con il MPC, riferisce quest'ultimo. La nazionalità degli indiziati, che sono stati collocati in detenzione preventiva, non è nota.

Interrogato questa mattina dalla radio-televisione romanda RTS, il procuratore generale del cantone di Vaud ha indicato che «quanto trovato riguardo a queste persone mostra una capacità di passare all'azione relativamente rapida».

Alle tre persone viene contestato di aver violato la legge federale che vieta i gruppi Al-Qaida e Stato islamico (Isis) nonché le organizzazioni associate. Si ritiene che abbiano sostenuto o partecipato a una organizzazione criminale, precisa il MPC.

I tre fermi sono un «evento totalmente isolato, senza alcun nesso con l'arresto effettuato più di una settimana fa a Meyrin (GE)», sottolinea il portavoce del MPC André Marty.

«I nostri colleghi del canton Vaud hanno riunito elementi di prova che tendono a dimostrare che un pericolo imminente non era escluso. Si tratta ora di procedere alle verifiche. L'inchiesta è in corso per capire le loro intenzioni».

Marty rifiuta di impiegare i termini di "rete" o di "cellula" terrorista. «Queste persone sono in contatto. Dal punto di vista geografico non è opportuno parlare di cellula».

In merito all'intervento a Aubonne davanti ad un pubblico numeroso, Marty sottolinea che gli agenti di polizia "sanno gestire" simili situazioni. Nel "20 minutes", diversi testimoni indicano di aver avuto paura. La donna arrestata - precisano i resoconti - si trovava sul sedile passeggero della vettura, con un bambino in grembo.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE