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ZURIGOPedagogista accusato di abusi confessa: «I contatti sessuali erano una forma di terapia»

07.04.17 - 17:37
Martedì scorso un ex allievo aveva presentato un libro in cui racconta i vari abusi subiti
Keystone
Pedagogista accusato di abusi confessa: «I contatti sessuali erano una forma di terapia»
Martedì scorso un ex allievo aveva presentato un libro in cui racconta i vari abusi subiti

ZURIGO - Il pedagogista zurighese Jürg Jegge prende per la prima volta posizione in merito agli abusi sessuali che gli vengono rimproverati da un ex allievo in un libro presentato tre giorni fa. Il 73enne non nega che ci furono contatti sessuali, ma erano una forma di terapia.

Con gli allievi della classe speciale «ci sono stati contatti di vario tipo, anche sessuali», ammette Jegge in un colloquio con l'ats. All'epoca (negli Anni '70, ndr.) erano in voga teorie che ipotizzavano l'emancipazione della persona attraverso la liberazione del corpo e della sessualità. «Non tutti difendevano queste teorie, ma erano molto discusse», ricorda il pedagogista.

Jegge precisa che oggi non utilizzerebbe più quel tipo di terapia. Il suo principale errore fu di non aver considerato che «per gli allievi ero una figura di riferimento e di autorità», ammette. Negli «ambienti rosso-verdi» che sostenevano quelle teorie nessuno in quegli anni sollevò il problema. Questi aspetti sono venuti a galla soltanto più tardi.

Un ex allievo del noto pedagogista, il 59enne Markus Zangger, ha presentato martedì scorso un libro, scritto in collaborazione con il giornalista Hugo Stamm, nel quale racconta di vari abusi, come palpeggiamenti e masturbazioni, praticati dall'insegnante a lui e ad altri allievi, con la scusa che si trattava di "misure terapeutiche".

Il volume, intitolato "Il lato oscuro di Jürg Jegge", narra da un punto di vista soggettivo fatti ormai caduti in prescrizione dal profilo penale, sottolineano gli autori nella prefazione. Jegge non è un insegnante qualsiasi: considerato uno dei grandi specialisti della pedagogia elvetica e il "guru delle classi speciali", si era fatto conoscere nel 1976 con il libro "Dummheit ist lernbar" (in italiano: La stupidità si può imparare).

La vicenda ricorda per molti versi quello della scuola privata tedesca di Odenwald, in Assia. L'istituto laico, ispirato ai dettami dell'Educazione Nuova e in cui molti vip tedeschi hanno mandato i figli, è finito nel ciclone qualche anno fa, quando sono stati scoperti numerosi casi di abusi sessuali su minori commessi fra gli Anni '60 e '70.

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