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BERNAVoleva farsi saltare in aria, condannata

01.03.17 - 21:41
Nel 2014 la donna aveva intenzionalmente fatto esplodere il proprio appartamento. Oggi si è concluso il processo
Voleva farsi saltare in aria, condannata
Nel 2014 la donna aveva intenzionalmente fatto esplodere il proprio appartamento. Oggi si è concluso il processo

BIENNE - Un fischio acuto è stato sentito il 10 agosto del 2014 nel quartiere di Möösli, a Bienne. Qualche secondo più tardi una violenta esplosione aveva distrutto tutta la facciata di una palazzina, ferendo un uomo e una donna. E l’inchiesta della polizia aveva subito rivelato che l’esplosione era stata provocata intenzionalmente dalla donna rimasta ferita.

Terapia - Il Tribunale regionale del Giura bernese-Seeland ha condannato ieri la donna a una terapia ambulatoriale. L’imputata infatti non sarebbe capace di intendere.

Il presidente Markus Gross ha inoltre ricordato che l’accusata soffriva di una malattia psichica al momento dei fatti. La terapia servirà ad impedire che la donna metta nuovamente in pericolo se stessa e gli altri.

Pensieri suicidi - Interrogata dalla Corte, l’imputata ha riconosciuto di essere malata, e che al momento dei fatti si stava già facendo curare. Ha inoltre aggiunto di non voler più prendere i medicinali, ma che continuerà ad assumerli finché sarà necessario.

L’imputata ha inoltre raccontato ai giudici che poco prima dei fatti era ancora in terapia psichiatrica perché non si sentiva bene e aveva pensieri suicidi. E un giorno si era trovata senza soldi a causa di un versamento sbagliato da parte dei servizi sociali.

Contenta di essere viva - Presa dal panico la donna avrebbe fatto di tutto per riuscire a procurarsi del metadone o dei sonniferi per mettere fine alla propria vita. Ma non essendoci riuscita ha fatto esplodere il suo appartamento.

L’imputata ha anche assicurato alla Corte di non essersi resa conto di aver messo in pericolo anche la vita delle altre persone.

Se oggi si dice contenta per essere ancora viva, la donna si ricorda anche di aver voluto farsi «esplodere in mille pezzi».

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