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NEUCHÂTEL«La banca mi ha fatto sparire 8500 franchi dal conto»

20.02.17 - 16:42
Il caso di un'anziana neocastellana mette in imbarazzo Raiffeisen
«La banca mi ha fatto sparire 8500 franchi dal conto»
Il caso di un'anziana neocastellana mette in imbarazzo Raiffeisen

NEUCHÂTEL - «So quanti soldi ho». Quando riceve l’estratto conto annuale della Raiffeisen, nel mese di gennaio, una pensionata neocastellana capisce che qualcosa non va. Il suo conto infatti era pressoché vuoto, perché avrebbe prelevato circa 8 500 franchi nel gennaio 2016. «Non è possibile, è un conto risparmio che non utilizzo mai» racconta la pensionata.

La pensionata si reca quindi alla filiale della banca, che le promette di controllare la situazione. «Sul momento non ho nemmeno detto loro che non avevo perso nessuna carta e che non ho fatto nessuna operazione bancaria su internet». E il bancomat? «Non lo uso e non ne sono capace. Vado sempre allo sportello» racconta la pensionata ai colleghi di 20minutes.

Un caso estremamente raro - Il giorno dopo la donna riceve una lettera dalla banca in cui si parla di un errore, senza nessun’altra spiegazione.

Ma il conto della pensionata non era ancora stato aggiornato. Solo dopo aver insistito, la cliente ha potuto ottenere un nuovo certificato corretto con gli interessi aggiornati, e una spiegazione più articolata. Alla base dell’errore vi sarebbe un impiegato che avrebbe sbagliato a digitare il numero di conto.

Contattato, il direttore della banca Raiffeisen per le montagne neocastellane Edy Maurer, non si sbilancia: «L’errore è stato corretto e non voglio entrare nei dettagli per ragioni di segreto bancario». Ma ci tiene tuttavia a precisare: «Si tratta di casi estremamente rari. Nemmeno uno all’anno».

Al momento non si hanno dettagli sull’altro cliente, colui che ha incassato indebitamente i soldi e la procedura seguita dalla banca per recuperare la somma.

Un consiglio importante - Martin Frei, dell’Ombudsman delle banche svizzere, si è mostrato più loquace: «Sono errori che capitano raramente, ma quando le operazioni vengono svolte manualmente non possono essere esclusi al 100%. Ma il modo in cui si pone rimedio agli errori è significativo della qualità di una banca». E ha pure offerto un consiglio importante: «Bisogna sempre controllare il proprio estratto conto».

Un consiglio condiviso anche dalla Federazione romanda dei consumatori (FRC), che non si era mai trovata a dover fronteggiare un problema di questo tipo. E Robin Eymann, responsabile politico e economico della FRC, non ha fatto segreto del proprio stupore: «Il fatto che un semplice errore di battitura possa generare un addebito di 9mila franchi senza far scattare nessun allarme, mette seriamente in discussione la qualità dei processi interni».

Per la pensionata neocastellana la storia si è comunque conclusa con un lieto fine: «Alla fine ho riavuto il mio denaro. È questo che conta».

 

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