Cerca e trova immobili

GINEVRAVenduto come in saldo, ma in realtà non lo è

04.01.17 - 11:49
È tempo di affari nei negozi. A volte però si finisce in situazioni poco chiare. Ecco il caso di una cliente che voleva comprare alla Migros un fornello per la raclette scontato
20minutes
Venduto come in saldo, ma in realtà non lo è
È tempo di affari nei negozi. A volte però si finisce in situazioni poco chiare. Ecco il caso di una cliente che voleva comprare alla Migros un fornello per la raclette scontato

GINEVRA - Un fornello per la raclette "scontato" a 185 franchi. Questo oggetto ha attirato l'attenzione di Lea, che il 26 dicembre si trovava da M eletcronics. Incuriosita, ha chiesto quindi al venditore quale fosse il vecchio prezzo. «Mi hanno risposto che l'oggetto non è realmente scontato, ma che il negozio sta giocando con il termine "sale" che significa, anche, "in vendita"», spiega la 28enne. «Hanno etichettato così tanti articoli e sembra che siano in saldo. Sono stupita dal fatto che un negozio così conosciuto possa imbrogliare in questo modo i clienti».

La risposta di Migros - «Secondo l'ordinanza federale sull'indicazione dei prezzi, che noi rispettiamo, il cliente deve poter comparare il prezzo scontato con quello vecchio, se si tratta di saldi», spiega Tristan Cerf. Il portavoce di Migros però ammette: l'etichetta della raclette non è coerente. «I casi sono due, o si tratta di un errore di stampa, e manca il vecchio prezzo, o questo articolo non è in saldo e non deve essere etichettato in quel modo». La filiale di La Praille è stata quindi contattata e invitata a risolvere il problema.

«Si rischia di violare la legge contro la concorrenza sleale» - «Se è davvero stato un errore mi sento rassicurata. È irrispettoso nei confronti dei consumatori far credere loro che stanno risparmiando quando in realtà non è così», aggiunge Valerie Muster. Per l'avvocato della Federazione romanda dei consumatori (FRC), un tale procedimento potrebbe violare la legge contro la concorrenza sleale, che proibisce metodi di vendita fuorvianti. L'esperta precisa come non sia raro che i commercianti acquistino prodotti a prezzi bassi per il periodo di saldi, in modo da aumentare il numero di articoli interessanti per i clienti: «Questi sono falsi saldi. Ma sono consentiti. Per contro non è possibile confondere intenzionalmente i clienti».

Un caso punito - In settembre un'inchiesta aveva trovato delle irregolarità nelle etichettature a Ochsner. Il gigante di articoli sportivi praticava «falsi prezzi scontati»: un cliente aveva acquistato una lampada a 34,90 franchi di 59,90. Rimuovendo l'adesivo del prezzo aveva però scoperto che il prezzo di vendita era stato, precedentemente, 34,90.

La Seco aveva in guardia Ochsner, che da parte sua ha riconosciuto i fatti e ha promesso di mettersi in regola entro il primo ottobre 2016.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE