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Laura oggi ha 26 anni e da 8 è alla ricerca dei suoi genitori biologici. La giovane ha deciso di rivolgersi ai media nella speranza di ritrovarli: «Voglio incontrarli per capire, non per biasimarli»
VADUZ - «Voglio solo avere delle risposte. Risposte a delle domande fondamentali», spiegava Laura* ieri sulle pagine del "Südostschweiz". «Voglio sapere da dove vengo, da chi ho ereditato queste orecchie oppure la mia creatività».
Abbandonata nel 1990 - La giovane di 26 anni, cresciuta nella Svizzera orientale, si è rivolta ai media nella speranza di ritrovare i suoi genitori biologici che nel 1990 l'avevano abbandonata, nuda e appena nata, in una cabina telefonica di Nendeln in Liechtenstein.
Ritrovata da una passante - Nella sua edizione del 4 settembre di quell'anno il "Bündner Zeitung" riportava la sua storia. «Una neonata è stata trovata in un leggero stato di ipotermia da una passante poco dopo le 6 di mattina. La piccola è stata portata immediatamente all'ospedale. Nello stesso tempo la polizia ha aperto un'inchiesta per trovare i genitori della neonata».
infanzia «normale e felice» - Ma gli sforzi delle forze dell'ordine non hanno avuto successo. I genitori di Laura non sono stati trovati e la piccola è stata adottata da un'altra famiglia. «I miei genitori adottivi me l'hanno detto fin da subito» confida Laura a 20 Minuten specificando di aver avuto «un'infanzia normale e felice».
Una ricerca (infruttuosa) lunga 8 anni - Malgrado l'amore provato per la sua famiglia adottiva, la ragazza è da 8 anni che tenta di ritrovare i suoi genitori biologici. Ma fino ad ora invano. Secondo il "Südostschweiz" neppure le autorità hanno potuto aiutarla nelle sue ricerche. Anche le indagini effettuate presso gli archivi del Principato si sono purtroppo rivelati un buco nell'acqua visto che la piccola nazione confinante non dispone di alcuna base legale per la ricerca dei genitori biologici da parte di figli adottati.
Test del DNA possibile - «In generale, gli individui possono utilizzare tutti i mezzi legali a loro disposizione, a condizione che non violino i diritti alla privacy di altre persone» spiega Benedikt Jehle, l'avvocato della ragazza. Il giurista afferma che Laura possa richiedere dei test del DNA per accertare la paternità o la maternità, qualora portasse delle prove concrete.
«Voglio conoscere le mie origini» - Laura non sa cosa le riserverà il futuro e se riuscirà a ritrovare i suoi genitori biologici. «Voglio solo sapere da dove vengo, conoscere le mie radici». La giovane precisa di non essere mai stata in collera con loro. «Essere arrabbiati non porta a nulla. Voglio incontrarli solo per capire, non per biasimarli».
