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GINEVRAUn negoziante getta la spugna dopo l'ennesimo furto

17.11.16 - 15:45
Negozio di telefonia saccheggiato per la seconda volta in meno di un anno. Il titolare ha deciso di chiudere
Un negoziante getta la spugna dopo l'ennesimo furto
Negozio di telefonia saccheggiato per la seconda volta in meno di un anno. Il titolare ha deciso di chiudere

GINEVRA - «Non c'è più niente. Non ci sono più cellulari, il registratore di cassa è stato svuotato, il nostro schermo gigante è stato distrutto, come tutti gli altri monitor», spiega Michel Yazigi. Il proprietario di un negozio di telefonia a Vésenaz (GE) è disperato. Ritiene che il danno, provocato da una banda di ladri che hanno assestato il colpo la notte del 12 novembre, ammonti a decine di migliaia di franchi. Anche il negozio adiacente al suo, che vende sushi, è stato saccheggiato.

Il furto è stato accuratamente ripreso dalle telecamere di videosorveglianza. Tre individui sono entrati nel suo "Store Phone", già derubato il 30 gennaio, nel cuore della notte. I malviventi in passato avevano sfondato una vetrata con un tombino. «L'avevo sostituita con un vetro antiproiettile. Questa volta, quindi, hanno smontato il telaio della porta con un piede di porco», sospira il negoziante.

Per Yazigi l'avventura imprenditoriale finisce qui. «Le cose erano già difficili senza che questi ladri ci mettessero lo zampino. Ho combattuto per mesi, ma questo è troppo». Il negozio chiuderà alla fine dell'anno. Due dipendenti perderanno il lavoro. «Comprendiamo il nostro capo», ha spiegato uno dei due.

«E' una storia triste», ammette il presidente della Federazione del Commercio di Ginevra. Fabienne Gautier sottolinea come i negozi al dettaglio siano facile preda per i criminali. «Non abbiamo i mezzi per pagare di tasca nostra degli agenti privati e sistemi di sicurezza efficienti quanto quelli dei grandi rivenditori». Gautier non manca di sottolineare come siano proprio i negozi di cellulari o hardware ad essere particolarmente presi di mira. «I loro prodotti possono essere facilmente rivenduti altrove, anche all'estero».

Michel Yazigi spera che le immagini delle telecamere possano servire almeno per incastrare i malfattori. «Questi imbecilli hanno agito a viso scoperto. La polizia ha detto che le immagini sono abbastanza nitide da permettere il riconoscimento facciale».

Tra gennaio e ottobre di quest'anno, solo nel Canton Ginevra, sono avvenuti ben 443 furti con scasso ai danni di negozi e imprese (ndr: queste cifre non includono le farmacie, classificate in un'altra categoria). E il dato non è nemmeno così impressionante se confrontato a quello dello scorso anno (964 casi nel 2015) nello stesso periodo.

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