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GINEVRAGiro di vite contro i delinquenti stranieri

10.11.16 - 18:03
«Faremo uso dell'espulsione facoltativa», ha dichiarato il procuratore generale Olivier Jornot
Giro di vite contro i delinquenti stranieri
«Faremo uso dell'espulsione facoltativa», ha dichiarato il procuratore generale Olivier Jornot

GINEVRA - Il Ministero pubblico ginevrino ha presentato oggi le sue direttive concernenti l'espulsione di criminali stranieri in seguito alla revisione del Codice penale svizzero. Nel mirino del procuratore generale sono in particolare i delinquenti di passaggio a Ginevra.

«Faremo uso dell'espulsione facoltativa per rafforzare l'efficacia della nostra politica criminale», ha dichiarato ai media il procuratore generale Olivier Jornot. Quest'ultimo intende frenare il «fenomeno della criminalità importata» e punta il dito esplicitamente contro gli scassinatori georgiani o rumeni.

Il riveduto Codice penale è entrato in vigore lo scorso primo ottobre. È stato modificato in seguito all'accettazione nel 2010 dell'iniziativa dell'UDC per il rinvio dei criminali stranieri. Un'iniziativa di attuazione ancor più severa era stata invece respinta lo scorso febbraio.

I cantoni dispongono di un certo margine di manovra nell'applicazione del testo. Globalmente Ginevra ha seguito le raccomandazioni dell'Ufficio della Conferenza dei procuratori della Svizzera (CPS), ma ha mantenuto una certa libertà per meglio tener conto delle specificità del cantone.

Il Ministero pubblico ha così scelto un approccio più generoso nei confronti dei "secondos". Raccomanda infatti di applicare la clausola per i casi di rigore prevista dal Codice penale, che consente ai giudici di prendere in considerazione i casi particolari, ad esempio gli stranieri della seconda generazione.

Il Ministero pubblico raccomanda di non ordinare un'espulsione se il delinquente straniero condannato a una pena da sei mesi a 5 anni è nato in Svizzera, è titolare di un permesso C, risiede nel Paese da 12 anni e non ha più di due precedenti penali.

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