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BERNAJihadismo, triplicati i divieti di ingresso in Svizzera

30.10.16 - 14:47
Alla fine di settembre, l'Ufficio federale di polizia ne aveva disposti 97, contro 28 per l'insieme del 2015
Jihadismo, triplicati i divieti di ingresso in Svizzera
Alla fine di settembre, l'Ufficio federale di polizia ne aveva disposti 97, contro 28 per l'insieme del 2015

BERNA - Rispetto all'anno scorso il numero di divieti di ingresso in Svizzera è triplicato nel 2016. Alla fine di settembre, l'Ufficio federale di polizia (fedpol) ne aveva disposti 97, contro 28 per l'insieme del 2015. Questa misura è legata soprattutto al fenomeno del jihadismo.

L'incremento è da ricondurre soprattutto alle guerre in Medio Oriente. I divieti interessano in particolare coloro che viaggiano motivati dalla jihad, ha indicato all'ats la portavoce di fedpol, Lulzana Musliu, confermando una notizia pubblicata oggi dalla Schweiz am Sonntag.

Sono persone che hanno aderito a un'organizzazione terrorista, come il sedicente Stato Islamico, e hanno l'intenzione di tornare in Europa. Ciò non significa obbligatoriamente che siano in procinto di tornare, precisa Musliu. Fedpol lavora in stretta collaborazione con il Servizio delle attività informative della Confederazione.

I divieti di ingresso vengono pronunciati nei confronti di persone che rappresentano una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera. Secondo la legge federale sugli stranieri, queste disposizioni possono durare alcuni giorni, diversi anni o essere illimitate.

La sicurezza interna o esterna può essere minacciata in caso di terrorismo, estremismo violento o criminalità organizzata. Fedpol ha per esempio disposto una misura di questo tipo nei confronti del groppo tedesco di estrema destra "Flak". Quest'ultimo è tuttavia riuscito a recarsi a Kaltbrunn (SG) il 22 ottobre scorso, per partecipare a una manifestazione organizzata dal PNOS ("Partito degli Svizzeri di orientamento nazionale").

 

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