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Una studentessa di medicina 19enne è stata stuprata e uccisa a Friburgo in Brisgovia. Tante analogie con il delitto avvenuto il 21 luglio nel Canton Lucerna
FRIBURGO IN BRISGOVIA - Una studentessa di medicina 19enne è stata stuprata e uccisa sabato scorso alle 3.00 di notte mentre stava tornando a casa in bicicletta dopo aver trascorso la serata ad una festa studentesca. Ma purtroppo a casa non ci è mai arrivata.
La giovane è stata aggredita da uno sconosciuto nei pressi di un boschetto lungo le sponde del fiume Dreisam. L’uomo l’ha sradicata dalla bicicletta e in seguito l’ha trascinata in un boschetto dove ha abusato di lei, prima di ucciderla. Il corpo della povera vittima, gettato nel corso d’acqua, è stato ritrovato da un uomo che stava facendo jogging la mattina successiva, poco distante da dove s’era consumato il delitto.
Il caso, che ha sconvolto l’intera comunità di Friburgo in Brisgovia, ha - come riportato dal “Blick” - analogie inquietanti con quello che aveva scosso Emmen più di un anno fa.
Quel giorno, era il 21 luglio 2015, una 26enne era stata stuprata in un boschetto dopo essere stata strappata via dalla propria bici. La ragazza era sopravvissuta all’aggressione ma aveva riportato ferite serissime, tanto che, dopo alcuni giorni, era stata dichiarata tetraplegica dai medici che l’avevano in cura.
Il caso di Emmen rimane tuttora insoluto nonostante gli immensi sforzi compiuti dalla polizia lucernese per trovare il colpevole. Furono infatti eseguiti centinaia di test del Dna e sulla testa dello sconosciuto pende ancora una taglia di diecimila franchi.
Ora questo nuovo stupro, dai contorni molto simili, potrebbe dare nuova linfa all’indagine. «Non ci sentiamo di escludere che tra le due azioni ci sia un collegamento» riferisce la portavoce della polizia di Friburgo al Blick.
Sul delitto nel Baden-Wüttemberg si è pure espresso il portavoce delle forze dell’ordine lucernesi. «Ci siamo immediatamente interessati al caso visto le analogie con quello di Emmen. Siamo in costante contatto con le forze dell’ordine tedesche».
Ma per ora tutto rimane nel campo delle ipotesi. «I parallelismi tra i due casi non sono sufficienti per affermare che il responsabile sia la stessa persona», sottolinea Kopp. La grande differenza con il caso di Emmen è che a Friburgo la vittima non ce l’ha fatta e non può quindi fornire alcun dettaglio per risalire al suo aggressore.
