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BERNAIl Parco nazionale del Locarnese in trasferta a Berna

18.05.16 - 14:16
L'appuntamento è per venerdì, 20 maggio, dalle 10 di mattina fino alle 7 di sera, in piazza federale
Il Parco nazionale del Locarnese in trasferta a Berna
L'appuntamento è per venerdì, 20 maggio, dalle 10 di mattina fino alle 7 di sera, in piazza federale

BERNA - Venerdì 20 maggio, dalle 10 di mattina fino alle 7 di sera, la piazza federale di Berna ospiterà la seconda edizione del Mercato nazionale dei Parchi. Gli abitanti della capitale avranno così l’occasione di scoprire innumerevoli specialità regionali provenienti da 19 Parchi svizzeri, fra cui anche quelle del Candidato Parco Nazionale del Locarnese.

«I nuovi Parchi - si legge nella nota - non sono semplici riserve naturali, ma territori in cui uomo e natura convivono armoniosamente, territori fieri non solo dei loro gioielli naturalistici e paesaggistici, ma anche della loro cultura, della loro architettura, delle loro tradizioni, della loro cucina e dei loro prodotti tradizionali. Sulla piazza federale i visitatori potranno dunque non solo scoprire, almeno in foto, le gemme nascoste in questi preziosi territori, ma anche degustarne le specialità culinarie».

Pesciolini fritti del Lago Maggiore - Allo stand del Parco Nazionale del Locarnese i visitatori potranno gustarsi un piatto di pesciolini fritti del Lago Maggiore cucinato dai Pitoc de Brisag accompagnato dal vino bianco L’Igher di Fabio Zanini dell’azienda Giromit, sempre di Brissago, oppure scegliere fra un salametto della macelleria Vietti di Losone, una fetta di formaggio di mucca e capra dell’alpe di Porcaresc dell’azienda agricola La Penagia di Damiano e Nadia Matasci, o formaggella e formaggino di capra dell'azienda agricola di Alessandra e Giocondo Lorini sui Monti di Calzo presso Ronco sopra Ascona, il tutto accompagnato dal delizioso pane della panetteria-pasticceria Fausto Peri di Verscio.

La farina bona del mugnaio e il miele nostrano - Si potranno anche trovare gli sciroppi inconsueti di pesca, di lavanda selvatica, di monarda e di rosa di Felix Kautz, che cura un piccolo orto delle meraviglie a Cavigliano e il cofanetto “Le delizie del Parco” con la farina bona del mugnaio onsernonese Ilario Garbani e i biscotti fatti con la stessa farina bona da Ester Solari della Pasticceria Zanzottera di Brissago, il miele nostrano prodotto dall’apicoltore Geo Sala delle Centovalli, le tisane di Sandra Skritic dell’erboristeria Melilotus pure delle Centovalli e il vino di Daniele Poroli di Arcegno.

I partecipanti alla promozione - Il Mercato nazionale dei Parchi è un’iniziativa che s’inserisce in una grande promozione nazionale volta a fare conoscere i Parchi svizzeri a un pubblico più largo. A questa campagna partecipano, oltre alla Rete dei Parchi Svizzeri, la Confederazione con il suo Ufficio federale dell’Ambiente e anche Svizzera Turismo che prevede di mettere al centro della sua campagna di promozione turistica 2017-18 proprio l’aspetto natura e paesaggio e in particolare i Parchi.

Parchi nazionali, il nuovo trend - In Svizzera l’istituzione di Parchi naturali d’importanza nazionale è infatti un fenomeno recentissimo. Dopo l’istituzione del Parco Nazionale dell’Engadina nel 1914, per quasi 100 anni nel nostro paese di Parchi non se ne sono più creati. Solo nel 2007, con il varo della nuova legge federale sui Parchi, il tema è tornato d’attualità. L’anno seguente è stata creata la Biosfera Unesco dell’Entlebuch, e oggi i Parchi naturali operativi sono ben 16. Nella categoria più ambita dei Parchi Nazionali, la Confederazione riconosce come “Candidati ufficiali” i progetti del Locarnese e dell’Adula.

Ogni dollaro investito genera 10 dollaro di indotto - La Svizzera e il Ticino ci hanno messo parecchio tempo a scoprire che investire nella natura e nel paesaggio può essere estremamente redditizio. Nei Parchi americani, ad esempio, ogni dollaro investito genera 10 dollari di indotto, in Engadina il rapporto è di 1 a 5, una somma tutt’altro che trascurabile per zone periferiche. E dire che per respirare un po’ di aria di “wilderness”, non occorre poi andare così lontano. Qui da noi, a pochi passi da Locarno e, fra pochi mesi ad appena 2 ore di treno da Zurigo, chi si addentra nelle valli del Parco si trova immerso in un paesaggio che, con il fitto bosco dell’Onsernone, ricorda per certi versi le foreste vergini dell’Amazzonia, con le gole impervie delle Centovalli, il Gran Canyon e con le rovine dei 25 km di terrazzamenti di Loco, quelle ben più famose della misteriosa città Inca di Macchu Picchu!

 

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