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ARGOVIAPerché è stata Claudia Scherer a dover prelevare quel denaro?

22.02.16 - 09:15
Secondo il criminologo tedesco Alex Petermann vi sono possibilità che uno degli assassini di Rupperswil si costituisca
Perché è stata Claudia Scherer a dover prelevare quel denaro?
Secondo il criminologo tedesco Alex Petermann vi sono possibilità che uno degli assassini di Rupperswil si costituisca

AARAU - Il pluriomicidio di Rupperswil resta un caso insoluto. Per ora. Tra i 40 uomini della commissione speciale d'inchiesta istituita dalle autorità giudiziarie argoviesi formata da 40 uomini appartenenti alla polizia scientifica e da esperti in criminologia vi sono anche professionisti fatti arrivare appositamente dalla Germania.

Il Blick ha intervistato Axel Petermann, direttore esperto di criminologia a Brema, che nella sua lunga carriera si è occupato di oltre 1.000 casi di omicidio. Lo "psicologo criminale" tedesco sa esattamente la metodologia di procedura nelle indagini dei colleghi argoviesi. "Gli investigatori analizzano gli indizi, raccolgono informazioni dalla popolazione e dalla cerchia famigliare delle vittime». Per Petermann è decisivo scoprire il motivo per cui gli autori del quadruplo omicidio hanno spedito Carla Schauer a ritirare il denaro e hanno poi dato fuoco all'abitazione. «Il denaro avrebbero potuto ritirarlo essi stessi con il codice d'accesso della donna.» Perché è stata la loro vittima a doverlo fare?

La donna ha prelevato, un paio d'ore prima di essere uccisa, 9.850 franchi allo sportello della banca cantonale argoviese di Wildegg: sei banconote da 1.000, undici da 200, undici da 100 e 11 da 50 franchi. 1.000 euro in 10 banconote da 100 euro sono stati poi prelevati in un bancomat di Rupperswil. I tagli delle banconote lasciano intuire che potrebbe essere stato un omicidio a scopo di rapina.

«Se gli autori vengono visti dalle loro vittime, ciò basta loro per avere un motivo per uccidere», ha dichiarato Petermann, spiegando che gli autori del pluriomicidio si sono voluti sbarazzare di testimoni scomodi e che l'incendio appiccato per cancellare le loro tracce fanno pensare che all'opera siano stati dei professionisti del crimine.

Il governo argoviese ha stanziato una ricompensa di 100mila franchi a chi fornirà gli elementi utili e decisivi per risolvere il caso. Per Petermann questa somma di denaro rappresenta un importante stimolo: «Se sono coinvolti più autori, la possibilità che qualcuno parli aumenta». Spesso in questi casi capita che in un gruppo vi sia la persona che non riesce ad elaborare il crimine commesso oppure chi si lascia ingolosire dalla somma offerta.

C'è anche un altro fattore che potrebbe andare a beneficio degli inquirenti. «Molti autori non riescono a convivere con il crimine commesso e si aspettano ogni giorno che la polizia prima o poi arriverà a suonare alla loro porta», ha continuato Petermann, aggiungendo che succede spesso che la persona pentita si costituisca o addirittura si tolga la vita.

Vi sono comunque persone che riescono ad ignorare il crimine commesso e a non pensarci più. Questo perché sono troppo sicure di non essere scoperte.

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