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Dei rapinatori sono penetrati in un'abitazione a Ginevra appropriandosi di gioielli e soldi dopo aver minacciato una donna. Il marito estrae un'arma e esplode dei colpi, ma non aveva il porto d'armi
GINEVRA - Una famiglia ginevrina ha vissuto l’inferno la scorsa settimana. Giovedì notte, una donna, madre di due figli, è stata improvvisamente svegliata da un frastuono. Aperto gli occhi si è ritrovata faccia a faccia con quattro uomini armati e incappucciati - come riportato da «Le Matin» - che erano penetrati in casa. «Quando mi sono svegliato, la mia compagna aveva un coltello alla gola» - racconta l’uomo al giornale romando.
Rapitori aggressivi - I rapinatori erano «molto aggressivi» e hanno minacciato la coppia. Si sono fatti aprire la cassaforte e hanno rubato i gioielli e i soldi. Poi hanno chiesto alla donna di consegnargli il contenuto della borsetta. Il marito ha approfittato di questo momento per prendere una pistola. «È un’arma donatami da mio padre e mai utilizzata».
Spari ai fuggitivi - L’uomo ha seguito i malviventi mentre stavano lasciando la casa. Ha confessato al «Le Matin» di aver sparato più colpi verso il basso, «per spaventarli». Tracce di sangue suggeriscono che almeno uno dei proiettili ha raggiunto l’obiettivo. Ma neppure gli spari hanno fermato i ladri, che sono fuggiti a bordo di un veicolo immatricolato in Francia e sono ancora ricercati.
Nessun porto d’armi - «Mi sono detto che dovevo salvare la mia famiglia. I miei figli sono tutta la mia vita» - confida il padre disperato spiegando il suo gesto. L’uomo, che non aveva il porto d’armi per quella pistola, rischia ora delle sanzioni penali.
