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Un colpo è partito ieri contro un uomo armato di una sbarra di ferro. Secondo la famiglia del ferito gli agenti sono intervenuti senza motivo
CHESSEL - "Ha sparato un colpo. C'è bisogno di un'ambulanza". Davanti alla porta della sua roulotte, un francese in sosta al campeggio di Chessel (VD) spiega a 20minutes di aver sentito pronunciare esattamente queste parole, nella notte tra lunedì e martedì, dalla bocca di un poliziotto d'élite, dopo che il suo superiore aveva esploso un colpo contro un kosovaro.
Secondo la polizia vodese tutto è partito da una denuncia penale presentata in serata da un kosovaro che affermava di essere stato minacciato di morte da due connazionali armati.
Con un'ordinanza del Procuratore, la polizia d'elite si era attivata giungendo al campeggio pronta a interrogare i due sospettati. Secondo il comunicato di polizia i due agenti sono stati aggrediti con una spranga di ferro da parte dei due uomini ricercati.
Questa versione della polizia, però, cozza con quella della famiglia dell'uomo ferito: "Si sono basati esclusivamente su quanto dichiarato dal mio ex marito geloso, che li ha invitati ad intervenire. L'ho lasciato da cinque anni e non supporta che io mi sia rifatta una vita. La polizia ha commesso un errore e ha cercato di mascherarlo. Hanno cercato dappertutto e non hanno trovato alcuna arma. La loro reazione è stata sproporzionata. Sporgeremo denuncia", tuona la sporella dell'uomo colpito dal proiettile.
Il titolare del camping si è limitato a dire che i due clienti balcanici sono "buoni compagni". Uno è stato ricoverato in ospedale, ma la sua vita non è in pericolo. L'altro è in detenzione preventiva.
