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ZURIGOPrimo processo da maggiorenne per "Carlos"

27.08.15 - 11:27
Il giovane comparirà domani davanti al Tribunale distrettuale di Dietikon
Primo processo da maggiorenne per "Carlos"
Il giovane comparirà domani davanti al Tribunale distrettuale di Dietikon

ZURIGO - Il giovane pregiudicato di Zurigo conosciuto con lo pseudonimo di "Carlos" comparirà domani davanti al Tribunale distrettuale di Dietikon (ZH) per il suo primo processo da maggiorenne. Un caso di ordinaria amministrazione, se si considerano i capi d'imputazione, ma destinato ad attirare il "circo mediatico".

Il 19enne si trova sotto i riflettori da quando, nell'agosto di due anni fa, la tv svizzero-tedesca SRF mise in onda un documentario che riferiva di misure di presa a carico nei suoi confronti che comprendevano lezioni di "thai boxe" e costavano quasi 30'000 franchi al mese.

La vicenda ha scosso anche la politica, con la mancata rielezione dell'allora direttore del Dipartimento di giustizia Martin Graf (Verdi), vittima a suo dire delle "esagerazioni dei media".

Il giovane, che cinque anni fa aveva accoltellato alla schiena un altro ragazzo, ferendolo gravemente, è accusato in questo processo - il primo celebrato pubblicamente - di ripetuti danneggiamenti e minacce.

Agli inizi del 2014 "Carlos" ha messo a soqquadro la cella dell'istituto per giovani delinquenti di Uitikon (ZH) dov'era stato rinchiuso. Alla fine di ottobre, un mese dopo essere ritornato in libertà, ha minacciato una persona nel quartiere caldo della Langstrasse a Zurigo e all'arrivo degli agenti ha cercato di fuggire. Il giovane, nel frattempo maggiorenne, è stato arrestato e ha passato sei mesi in detenzione preventiva.

La pubblica accusa ha annunciato che chiederà nei suoi confronti una condanna a 11 mesi di prigione sospesi con la condizionale e una pena pecuniaria di 15 aliquote giornaliere da 30 franchi.

La pena detentiva dovrebbe venire sospesa in favore di un trattamento ambulatoriale. Ciò significa che "Carlos dovrebbe poter tornare in libertà e seguire una nuova terapia.

Il procuratore non intende però chiedere una misura come quelle previste per i giovani fino ai 25 anni, ma il trattamento che in base all'Art. 63 del Codice penale può essere ordinato per chi "è affetto da una grave turba psichica , è tossicomane o altrimenti affetto da una dipendenza".

Come detto, il processo non mancherà di attirare molti giornalisti: il presidente del Tribunale di Dietikon ha fatto sapere, in un intervista alla "Aargauer Zeitung", che si prevede che tutti e 20 i posti a disposizione della stampa saranno occupati. Il dibattimento sarà perciò ritrasmesso in diretta in un'altra sala.

Il "Blick" è intanto riuscito a contattare il ragazzo e oggi pubblica una specie di intervista con il "più malfamato giovane della Svizzera", con tanto di foto che lo ritraggono mentre passeggia di notte nei pressi di una moschea e fa alcune mosse di boxe, rivolgendosi sorridente a un amico.

Il giovane passa con disinvoltura da un estremo all'altro, scrive il quotidiano popolare, precisando che dopo una scappatella nel cristianesimo, "Carlos" è passato all'Islam, si è radicalizzato e si fa chiamare Ibraheem.

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