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Si sono riuniti per denunciare l'attacco terroristico compiuto mercoledì al museo di Tunisi
GINEVRA - Circa 80 persone si sono riunite oggi pomeriggio sotto la pioggia a Ginevra per denunciare l'attacco terroristico compiuto mercoledì al museo Bardo a Tunisi. Avvolte in bandiere tunisine hanno detto no all'oscurantismo che conduce a questi atti barbarici.
"Sono Bardo. Viva la Tunisia", si leggeva sugli striscioni dei manifestanti, riunitisi su invito tra le altre dell'associazione dei tunisini di Svizzera.
"Continuiamo a essere determinati a lottare contro il terrorismo. Non ci fanno paura", ha dichiarato uno degli organizzatori di fronte alla folla. I manifestanti hanno espresso la loro solidarietà nei confronti dei famigliari delle vittime. Hanno quindi cantato l'inno nazionale tunisino e poi scandito, disperdendosi: "Viva la Tunisia!"
Le associazioni hanno anche invitato a sostenere la Tunisia in questo periodo di transizione democratica. Hanno inoltre incoraggiato i partecipanti al Forum sociale mondiale che inizia martedì a Tunisi a non rinunciare al loro viaggio.
L'attacco di mercoledì, rivendicato dall'Isis, ha causato la morte di 20 turisti stranieri e un tunisino. È stato diramato un mandato di cattura nei confronti di un terrorista implicato nelle indagini sull'attentato. Si tratta di Maher Ben Mouldi Gaydi. Lo ha diramato oggi il ministero dell'Interno tunisino invitando i cittadini a trasmettere alle autorità ogni informazione utile al suo rintraccio, qualificandolo come persona estremamente pericolosa e capace di compiere altri atti come quello di mercoledì scorso al Bardo.
Oltre 20 persone sospettate di essere militanti dell'Isis o di avere legami con il terrorismo islamico sarebbero state arrestate in Tunisia, nel corso delle indagini sull'attacco al museo. Lo riferiscono diversi media americani citando fonti delle autorità tunisine.
