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Dietro alla morte del ricco ottantenne di Villeneuve vi sarebbe un regolamento di conti, in parte confessato dall'assassina
VILLENEUVE - Il denaro non sembra essere il movente che ha portato, il 5 novembre a Villeneuve, alla morte dell'ottantenne i cui dettagli sono stati diffusi ieri dalla polizia vodese.
"E' una storia molto triste. La vittima avrebbe abusato della sua unica figlia e di altri familiari in passato. I loro rapporti erano perversi", ha confidato a 20minutes una fonte.
Secondo dei testimoni il pensionato avrebbe "regnato come un tiranno" sulla moglie e la sua unica figlia. Quest'ultima si era presa cura della madre fino alla sua morte. Quindi anche del padre, arrivando ad installare una rampa speciale per facilitargli l'accesso alla sua abitazione. Ma il ricco ottantenne aveva un lato oscuro: in passato, aveva abusato della figlia.
Il 16 dicembre, interrogata assieme al figlio di 20 anni, la sociologa 49enne aveva rapidamente confessato l'omicidio. Ha ucciso suo padre spingendolo giù per le scale. E ha spiegato di averlo fatto dopo una lunga riflessione: "un regolamento dei conti con il passato".
La donna, tuttavia, non avrebbe parlato del trauma subito con gli psicologi che l'hanno ascoltata in seguito all'arresto. Ma le indagini sono ancora in corso. Gli avvocati e il procuratore mantengono al momento il più stretto rispetto sul caso. Sulle numerose zone d'ombra di quella che sembra una storia decisamente contorta non è ancora stata fatta luce.
