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SVIZZERAValanghe, ieri otto persone sono state travolte e uccise

01.02.15 - 15:09
Ogni anno circa 25 persone muoiono in Svizzera
Valanghe, ieri otto persone sono state travolte e uccise
Ogni anno circa 25 persone muoiono in Svizzera

PRETTIGOVIA - Otto persone sono state travolte e uccise da diverse slavine cadute ieri nelle montagne elvetiche. La tragedia più grave è avvenuta nei Grigioni, sul fianco orientale del Piz Vilan sopra Seewis, in Prettigovia. Una valanga, staccatasi nel pomeriggio a un'altitudine di circa 2200 metri, ha investito sette persone di un gruppo di nove sciescursionisti del Club Alpino Svizzero (CAS).

La guida del gruppo era assicurata da un responsabile, ha indicato all'ats Anita Senti, portavoce della polizia cantonale grigionese. Gli escursionisti provenivano dai cantoni Zurigo e Argovia.

I soccorritori sono intervenuti con vasto dispositivo, ricorrendo a ben cinque elicotteri e un cane da valanga. Tutti gli sciatori erano equipaggiati con il dispositivo di ricerca persone Arva, ma tre di loro - tutti uomini - al momento del recupero erano già morti: altri quattro sono stati trasportati in gravi condizioni negli ospedali di San Gallo, Zurigo e Coira. Uno di loro è deceduto poco dopo il ricovero, un'altra durante la notte.

Per fornire assistenza psicologica ai due componenti del gruppo usciti illesi dalla tragedia è stato attivato il Care Team Grischun.

Il Piz Vilan - o semplicemente Vilan sulla carta nazionale - è una montagna di 2376 metri assai frequentata dagli sciescursionisti, anche perché non è considerata pericolosa, afferma la polizia. Si trova all'imbocco della Prettigovia e domina Landquart.

Sempre ieri, la neve ha ucciso due persone nell'Oberland bernese: la prima vittima, un friburghese di 31anni, è stato travolto da un lastrone di neve verso le 12.30 ad Adelboden. L'uomo, che si trovava fuori dalle piste battute, è stato trasportato dalla Rega all'ospedale dove è deceduto in serata. L'incidente è avvenuto a poca distanza dal luogo dove venerdì è stato investito e ucciso un israeliano 38enne, che pure lui sciava fuori pista.

La seconda vittima, uno snowboarder basilese di 28 anni, è stata travolta circa un'ora più tardi mentre sciava fuori pista nel comprensorio di Mürren/Schilthorn. Quando è stato localizzato dai cani da valanga, il giovane era già morto, indicano le autorità bernesi.

Un'altra persona è morta a margine del comprensorio sciistico del Toggenburgo, sopra Wildhaus (SG): un 26enne stava transitando verso le 13.00 su un passaggio esposto quando si è staccata una valanga. Il giovane è precipitato per circa 650 metri nelle rocce sottostanti. Il suo corpo senza vita è stato recuperato dalla Rega. Due suoi accompagnatori, che erano transitati sul cornicione poco prima di lui, non sono stati coinvolti nella slavina e sono rimasti illesi.

Quasi contemporaneamente, nel comprensorio di Flumserberg (SG), una snowboarder 29enne è stata investita da una slavina causata da lei stessa e dal suo accompagnatore, uno snowboarder di 30 anni. La giovane, illesa, è stata soccorsa dal suo compagno ancora prima dell'arrivo dei soccorsi, fa sapere la polizia sangallese.

Attualmente in tutto l'arco alpino e nel Giura il pericolo di valanghe è "marcato" (valore 3 su una scala di 5). Ciò significa che basta anche il passaggio di sola una persona per provocare il distacco di valanghe, anche di medie dimensioni. Le escursioni e le discese fuori pista richiedono pertanto una grande attenzione e la massima prudenza, afferma l'Istituto federale per lo studio della neve e delle valanghe (SNV).

25 morti all'anno

Ogni anno circa 25 persone muoiono in Svizzera a causa delle valanghe. Durante l'inverno 2013/2014 i morti furono 22. In questa stagione, le persone decedute sono già 18.

La valanga scesa ieri sul Piz Vilan è la più grave dal 26 marzo 2011 quando una slavina caduta nei pressi di Bourg-St-Pierre (VS) ha causato cinque morti e altrettanti feriti. Un gruppo di 11 alpinisti, di età compresa fra i 38 e i 65 anni, fu travolto da una colata di neve larga 40 metri e lunga 300.

Negli ultimi dieci anni due valanghe hanno fatto più di cinque morti: il 12 luglio 2007 una slavina uccise sei militari quando, assieme ad altri compagni, stavano salendo verso la vetta della Jungfrau. Il 3 gennaio 2010, nella Diemtigtal bernese, due valanghe investirono tredici sciatori e un soccorritore. Sette di loro, fra cui un medico della Rega, rimasero uccisi.

 

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