BERNA - I due terzi dei giovani tra i 14 e i 25 anni, la "generazione digitale" per eccellenza, si interessano di politica. Solo che i canali di cui si servono - in particolare le chat e le reti sociali - sono diversi da quelli degli adulti, che lo ignorano. Lo indica un'inchiesta condotta tra 3400 giovani della Svizzera orientale, tra cui i Grigioni, e del Liechtenstein.
Alle persone interrogate interessa in particolare la politica nazionale e internazionale, indicano la Federazione svizzera dei parlamenti dei giovani (FSPG) e la Scuola universitaria professionale di tecnica ed economia (HTW) di Coira in un comunicato pubblicato oggi pomeriggio. "Molti adulti - in particolare anche politici e autorità - passano a lato dei giovani" perché prestano troppa poca attenzione ai mezzi utilizzati dalla "generazione nata nel digitale".
Malgrado l'interesse, l'indagine rivela che i giovani disertano le urne in occasione di elezioni e votazioni. Questi fanno valere mancanza di tempo, le formalità necessarie per esercitare i propri diritti e le difficoltà dei temi. I minorenni hanno però manifestato il desiderio che sia abbassata l'età per il diritto di voto.
L'inchiesta è stata realizzata via internet in classi selezionate di scuola media, scuole professionali e licei tra il 25 marzo e il 20 aprile. Complessivamente hanno partecipato allo studio 3398 giovani dei cantoni Grigioni, Glarona, San Gallo e Zurigo nonché del Principato del Liechtenstein.
Ats