Lo chiede l'Ufficio prevenzione infortuni: la presenza della polizia aumenta la sicurezza stradale. Ma sulle strade extraurbane si può fare di più. In media un conducente viene controllato ogni 64 chilometri
BERNA - Più controlli, uguale meno conducenti denunciati per eccesso di velocità. È quanto emerge da una rilevazione effettuata dall'Ufficio federale di statistica (UST) in collaborazione con l'upi, Ufficio prevenzione infortuni.
Un controllo ogni 64 chilometri - La statistica indica che chi viaggia con un veicolo a motore sulle strade svizzere viene sottoposto a un controllo di velocità ogni 64 chilometri. Tra i quasi 1 miliardo di veicoli che ogni anno s'imbattono in un controllo, vengono registrati 4,34 milioni di superamenti del limite di velocità. I conducenti denunciati sono quasi 100mila, riguardano gravi superamenti del limite di velocità e comportano in genere un ammonimento, il ritiro della patente e/o una condanna penale.
La polizia dispone di circa 800 sistemi di misurazione, e il 98% dei controlli viene effettuato da sistemi di misurazione che non richiedono la presenza umana: si tratta degli apparecchi fissi posizionati ai bordi della strada o sui semafori. Solo il 2% dei rilevamenti prevede la presenza di uno o più agenti. Quasi un terzo dei superamenti del limite di velocità viene registrato da sistemi di controllo sorvegliati; il numero di denunce scaturite da questo tipo di controlli raggiunge quasi il 40%.
Da una parte si registra un aumento dei controlli: tra il 2009 e il 2013 il numero dei veicoli controllati in Svizzera è aumentato del 27%. Nello stesso periodo i superamenti del limite di velocità sono aumentati in misura quasi equivalente (30%), ma le denunce dovute a elevate infrazioni di velocità sono invece scese di circa l'11%. “Da ciò” afferma l'upi “si può desumere che l'aumento dei controlli della velocità ha un effetto positivo sul comportamento dei conducenti che viaggiano a velocità eccessiva”.
Strade extraurbane, pochi controlli - La sfida dei prossimi mesi, secondo l'Ufficio prevenzione infortuni, è aumentare il numero dei controlli sulle strade extraurbane. Nel 2013, infatti, poco meno di due terzi dei controlli si sono svolti nell'abitato (il che corrisponde a un controllo ogni 31 chilometri), un terzo in autostrada (1 controllo ogni 71 chilometri), mentre sulle strade extraurbane si è trattato di appena il 4 percento (un controllo ogni 553 chilometri).
“Se si considera - conclude l'upi - che più della metà delle persone gravemente ferite o morte a causa della velocità eccessiva si sono infortunate sulle strade extraurbane (il 40 percento sulle strade urbane e l'8 percento in autostrada), la necessità urgente di ampliare i controlli di velocità sulle strade extraurbane appare evidente. L'eccesso di velocità continua a essere un'importante causa d'incidente e i controlli della velocità costituiscono una misura di sicurezza comprovatamente efficace”.