BERNA - Durante la Prima guerra mondiale (1914-1918) la Svizzera fu scossa da forti tensioni interne dovute a una massiccia propaganda nazionale ed estera. L'esposizione "Sotto il fuoco della propaganda. La Svizzera e la prima Guerra mondiale" illustra la spaccatura tra Svizzera romanda e Svizzera tedesca.
L'esposizione sarà aperta al pubblico da giovedì fino al 9 novembre presso il Museo della comunicazione e alla Biblioteca nazionale svizzera a Berna. Si tratta della prima mostra collaborativa delle due istituzioni, ha comunicato oggi la Biblioteca nazionale.
Tra il 1914 e il 1918 l'Europa è lacerata dalla Prima guerra mondiale. Benché la Svizzera non sia direttamente in conflitto, è anch'essa in stato di guerra. È mobilitato l'esercito, sono occupate le frontiere e il Consiglio federale dichiara la neutralità. Il Paese si spacca in due: da un lato una maggioranza della Svizzera tedesca che simpatizza con la Germania e l'Austria-Ungheria, dall'altro la Svizzera romanda principalmente vicina alla Francia e ai suoi alleati.
Le potenze in conflitto approfittano delle tensioni interne per condurre sul territorio svizzero una guerra della propaganda di proporzioni mai viste.
I circa duecento documenti presentati ‒ salvo alcune eccezioni ‒ provengono dalle collezioni delle due istituzioni e sono quasi tutti originali. Si tratta di giornali, riviste, manifesti, cartoline, fotografie, grafici, volantini, dispacci, manoscritti, libri e film. La mostra inizia al Museo della comunicazione e prosegue alla Biblioteca nazionale. È presentata in tedesco e francese; tutti i testi della mostra sono disponibili anche in versione italiana in un apposito vademecum.
Ats