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SVIZZERAControllo dei veicoli, no al prolungamento dei termini

20.05.14 - 16:32
Controllo dei veicoli, no al prolungamento dei termini

BERNA - L'Unione professionale svizzera dell'automobile (UPSA) è contraria al prolungamento da quattro a sei anni degli intervalli di controllo di certi tipi di veicoli, come proposto dalla Confederazione. A suo avviso, il provvedimento metterebbe in pericolo la sicurezza sulle strade.

 

La modifica di ordinanza dell'Ufficio federale delle strade (USTRA) è in consultazione fino al 4 luglio. Oggi l'USPA, in una conferenza stampa a Berna, ne ha denunciato le contraddizioni con gli obiettivi della nuova direttiva federale Via Sicura.

 

Per l'USTRA il quadriennio attualmente imposto non tiene conto della migliorata qualità dei veicoli moderni. L'USPA non è affatto d'accordo: le automobili oggi sono più complesse di un tempo e proprio per questo più esposte a problemi di vario tipo.

 

I professionisti dell'auto contestano i dati forniti della Confederazione secondo cui solo 376 (0,69%) dei 54'171 incidenti registrati sulle strade svizzere nel 2012 sono riconducibili principalmente a un problema tecnico. Se l'incidente è dovuto essenzialmente alla responsabilità del guidatore, eventuali difetti meccanici o di altri tipo non sono oggetto d'indagine, sostiene l'USPA.

 

L'associazione indica pure che le statistiche degli uffici della circolazione rivelano che i problemi tecnici sono molto più frequenti nel quinto e sesto anno dopo l'immatricolazione rispetto al primo quadriennio. Concretamente nel 2012 per veicoli in circolazione da cinque-sei anni i controlli hanno dato esito negativo nel 14,7% dei casi nel canton Neuchâtel e nel 24,1% nel canton Zugo (nei primi quattro anni i valori sono rispettivamente del 7,6% e del 15,1%). L'USPA sospetta che il progetto della Confederazione dipenda dal fatto che attualmente molte autorità cantonali non riescono a far rispettare il termine legale per i controlli di quattro anni.

 

Ats

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