Nel 2012, 1700 giovani sono stati condannati per delitti violenti, ricorda Brechbühl nell'intervista pubblicata oggi. Ma questa è solo la punta dell'iceberg.
Oltre ai condannati ci sono diversi gruppi a rischio, la cui grandezza si può solo stimare. In un gruppo problematico figurano circa 25'000 giovani, che sono coinvolti ripetutamente in risse, anche gravi.
In aggiunta c'è un altro gruppo di circa 90'000 "picchiatori occasionali". Essi sono stati coinvolti in una o due risse, per esempio durante un'uscita o una partita di calcio, ma non di particolare gravità.
Dal 2009 la violenza è generalmente calata, ma negli agglomerati è in aumento. Circa il 50-70% delle persone coinvolte - anche come vittime - in atti di violenza urbana proviene da fuori città.
Delicata è in particolare la situazione dei 16-18enni, i quali sono troppo "vecchi" per i centri giovanili, ma non hanno abbastanza soldi per andare nei club, ha dichiarato Brechbühl al "Blick".