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SVIZZERAL'UFAC non ha sorvegliato abbastanza Air Zermatt

09.11.13 - 12:53
Il Dipartimento federale dell'ambiente e dei trasporti ha accolto i rimproveri di un'organizzazione di protezione delle Alpi
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L'UFAC non ha sorvegliato abbastanza Air Zermatt
Il Dipartimento federale dell'ambiente e dei trasporti ha accolto i rimproveri di un'organizzazione di protezione delle Alpi

BERNA - L'Ufficio federale dell'aviazione civile (OFAC) non ha sorvegliato abbastanza la compagnia Air Zermatt, di cui uno degli elicotteri si era posato in un'area di atterraggio non autorizzata con turisti praticanti l'"heliski". Il Dipartimento federale dell'ambiente e dei trasporti (DATEC) ha accolto i rimproveri di un'organizzazione di protezione delle Alpi.

L'UFAC non ha assunto a sufficienza i suoi obblighi di far luce sulla vicenda, scrive il DATEC - che è l'autorità di tutela dell'ufficio federale - in una lettera inviata a fine ottobre all'associazione Mountain Wilderness.

L'UFAC ha adottato il punto di vista di Air Zermatt senza chiarire tutti gli elementi necessari per farsi un'opinione, secondo un documento rivelato oggi dai quotidiani svizzerotedeschi "Bund" e "Tages-Anzeiger", del quale l'ats ha ottenuto una copia.

Il contenzioso era iniziato nell'aprile del 2011, quando un elicottero della compagnia Air Zermatt si era posata sull'area di atterraggio ufficiale di Aeschhorn, situata a 3'550 metri sopra a Zermatt (VS). A bordo dell'apparecchio si trovavano turisti praticanti l'"heliski", guide di montagna e due giornalisti della "Neue Zürcher Zeitung", che stavano effettuando un reportage.

Il gruppo era poi sceso con gli sci sino a un hotel di montagna a Trift (VS), situato a 2'337 metri. Da lì, aveva ripreso l'elicottero per un secondo volo al di sopra delle cime. L'organizzazione Mountain Wilderness aveva però giudicato "illegale" la condotta di Air Zermatt, poiché nell'area di Trift non sono autorizzati gli atterraggi.

Interrogati sulla vicenda, sia la compagnia di elicotteri che l'UFAC respingono le accuse, affermando che si è trattato di voli di lavoro, realizzati su richiesta della "NZZ" e quindi autorizzati. Mountain Wilderness li ritiene invece voli di natura turistica a causa del numero di persone a bordo.

Il DATEC non si è espresso su questo ultimo aspetto, ma ha criticato l'UFAC, il quale si era accontentato delle scarse e "dubbie" risposte di Air Zermatt. Non si sa infatti quando l'elicottero si sia posato nell'area di Trift, quanti voli siano stati effettuati, quanti passeggeri fossero effettivamente a bordo dell'apparecchio e chi abbia pagato i voli, scrivono i servizi di Doris Leuthard.

L'UFAC "non avrebbe dovuto accontentarsi" di queste "informazioni insufficienti". Sulla base di tali indicazioni lacunose, non avrebbe pertanto dovuto dare ragione ad Air Zermatt, conclude il DATEC.

Ats

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