Cerca e trova immobili

SVIZZERACanone radio/TV? Per quasi tutti

22.10.13 - 17:02
La Commissione delle telecomunicazioni del Nazionale si è allineata al progetto elaborato dal Consiglio federale
None
Canone radio/TV? Per quasi tutti
La Commissione delle telecomunicazioni del Nazionale si è allineata al progetto elaborato dal Consiglio federale

BERNA - Tutti, o quasi, dovranno pagare il canone radio/TV. Per 14 voti contro 10, la Commissione delle telecomunicazioni del Nazionale si è allineata al progetto elaborato dal Consiglio federale. La revisione di legge dovrebbe permettere di abbassare la tassa annuale da 462,40 franchi a 400 franchi a partire dal 2017.

 

In agosto la commissione era ancora a favore di un'esenzione per chi non possiede alcun apparecchio radio o tv. La revisione, chiesta dal Parlamento, serve a eliminare il problema dell'incasso della tassa, associata al possesso di uno strumento di ricezione. Il metodo è diventato più complicato con il moltiplicarsi di smartphone, computer e tablet. Un altro problema è legato all'obbligo delle persone soggette alla tassa di annunciarsi alla Billag, e il malcontento generato dai controlli.

 

Fra le aziende, la tassa sarà calcolata in base al giro d'affari globale e dovrà essere incassata solo quando questo supera i 500'000 franchi. Con questo sistema, 140'000 imprese (meno del 30%) dovranno pagare.

 

La commissione si è allineata in gran parte alle proposte del governo. La revisione verte fra le altre cose sulla ridistribuzione degli intriti. Dal 2007 sono stati incassate somme in eccesso a causa dei 50 milioni riservati a radio e televisioni locali. Fra il 2007 e il 2010, sono stati accumulati 69 milioni.

 

La somma totale, meno 25 milioni di riserva necessari, sarà ridistribuita ai contribuenti, secondo la proposta del Consiglio federale. La commissione concorda con questa visione, approvata di misura con 12 voti contro 11. La minoranza voleva destinare il denaro alla formazione e al perfezionamento dei giornalisti, così come al sostegno delle nuove tecnologie.

 

Per evitare che la situazione si ripresenti, il governo prevede che la quota di radio e tv locali non dovrà più essere del 4%, ma variare fra il 3% e il 5% in base alle necessità. La commissione ha preferito rimanere fra il 4% e il 5%.

 

A fine 2011, 2,8 milioni di economie domestiche e oltre 100'000 imprese hanno pagato 1,336 miliardi di franchi di canone. L'importo è destinato in primo luogo al finanziamento dei programmi della SSR. Il 4% è invece riservato ai media locali e regionali. Le persone con prestazioni complementari AVS/AI, come oggi, saranno esonerate dalla tassa.

 

Ats

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE