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BERNAPatente in prova, contrazione marcata incidenti gravi con giovani

03.10.13 - 15:44
Patente in prova, contrazione marcata incidenti gravi con giovani
BERNA - Dal 2005, ossia da quando è stata introdotta la licenza di condurre in prova e i corsi di perfezionamento alla guida, si è assistito a una diminuzione marcata - oltre il 10% - di incidenti stradali con esito grave o mortale provocati da giovani neopatentati. È quanto indicava l'Upi nel suo rapporto del novembre scorso, da cui risultava che il timore delle sanzioni (minaccia di un ritiro della patente in prova) sembrava funzionare. Più sfumato il giudizio sui corsi di perfezionamento alla guida, per i quali si prevedono cambiamenti.

La formazione in due fasi e la patente in prova mirano a ridurre il numero degli incidenti tra i nuovi conducenti. Dopo l'ottenimento della licenza di condurre, questi ultimi sono titolari di una patente in prova per tre anni.

Durante questo periodo sono esposti a sanzioni particolarmente severe: proroga di un anno in caso di primo ritiro e annullamento della patente in caso di secondo ritiro. Oltre a ciò, il neo conducente deve frequentare due corsi integrativi obbligatori. Se tutto procede bene, si arriverà alla patente definitiva.

Stando al portale web del Touring club svizzero, la formazione 2-fasi si svolge nell'arco di altrettanti giorni. Il primo giorno è destinato a migliorare la capacità dei partecipanti a riconoscere tempestivamente e a evitare le situazioni stradali pericolose. Il corso è focalizzato su tre aspetti: distanza dal veicolo precedente, frenata su strada asciutta e bagnata e velocità in curva. Questi esercizi pratici si svolgono su piste chiuse al traffico.

Durante il secondo giorno, i partecipanti possono mettere alla prova le rispettive capacità e imparano le basi di una guida ecologica. Il conducente, accompagnato da un esperto e da altri candidati, è inoltre sottoposto all'osservazione critica sul proprio stile di guida.

ATS
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