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SVIZZERAI fiumi svizzeri ribollono, e i pesci non hanno scampo: «Scene che fanno male»

04.08.22 - 23:15
Tra Reno e Aare, si moltiplicano le segnalazioni di pesci che non sono riusciti a sopravvivere al caldo
Archivio IMAGO
Una trota morta nelle acque del Reno.
Una trota morta nelle acque del Reno.
I fiumi svizzeri ribollono, e i pesci non hanno scampo: «Scene che fanno male»
Tra Reno e Aare, si moltiplicano le segnalazioni di pesci che non sono riusciti a sopravvivere al caldo
La situazione nell'Aare è critica anche a causa della temuta crisi dell'elettricità in vista dell'inverno

BASILEA - Una condanna a morte.

Le temperature sempre più calde dei fiumi svizzeri, dovute all'ondata di calore che ha investito il nostro Paese, stanno provocando una strage: «Le segnalazioni di animali morti si moltiplicano» avverte il direttore dell'Associazione svizzera della pesca, David Bittner, al Tages Anzeiger. Le scene che arrivano sia dall'Aare che dal Reno «fanno male». 

Per alcune specie - in particolare temoli e trote - già una temperatura dell'acqua di 20 gradi è troppo alta e provoca una situazione di stress, mentre i 25 sono letali, nel caso di un'esposizione prolungata.

Alla fine di luglio, l'acqua dell'Aare ha raggiunto in media un massimo storico di quasi 24 gradi. Anche il Reno si aggira su questi livelli. In tutto ciò, non si vede un rilassamento della situazione nelle prossime ore: anche venerdì sono attese temperature altissime. Ma non è la canicola da sola a provocare una situazione insostenibile per i pesci: anche la centrale nucleare di Beznau.

Pesa la possibile penuria di corrente
Generalmente, infatti, i reattori dell'impianto devono essere spenti quando la temperatura del fiume, nell'area della centrale, supera i 25 gradi per tre giorni di fila. È già il caso, ma i reattori sono ancora in funzione. Come mai? A causa di una decisione dell'Ufficio federale dell'energia (UFE): l'arresto dell'impianto avviene solo se la sicurezza dell’approvvigionamento e la stabilità della rete non sono a rischio.

Anche visto il recente allarme della Commissione federale per l'energia elettrica (Elcom) sulla situazione delle forniture per il prossimo inverno, la centrale nucleare rimarrà operativa, e continuerà ad usare l'acqua del fiume per il raffreddamento dei reattori.

Axpo, che gestisce la centrale, ha comunque dichiarato che la centrale riduce la sua produzione fino al 50% quando la temperatura dell'acqua aumenta, per proteggere il più possibile i pesci. Inoltre, l'unità 2 della centrale verrà tolta dalla rete settimana prossima per dei lavori di manutenzione. 

Ciò che è chiaro, come sottolineato da Bittner, è che «la protezione dell'acqua e dei corpi idrici è sotto una forte pressione, a causa della sicurezza dell'approvvigionamento».

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