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BERNAQuello studio medico corona-scettico che non fa vaccinazioni

19.01.22 - 21:00
I responsabili della struttura di Langenthal non credono né all'efficacia, né alla sicurezza dei preparati disponibili.
Ti-Press
Quello studio medico corona-scettico che non fa vaccinazioni
I responsabili della struttura di Langenthal non credono né all'efficacia, né alla sicurezza dei preparati disponibili.
La società medica del Canton Berna: «Un dottore è obbligato a informare i pazienti basandosi sulle ultime conoscenze scientifiche, separando in modo chiaro e comprensibile le proprie valutazioni personali».

BERNA - A Langenthal, nel canton Berna, c'è uno studio medico che si rifiuta categoricamente di effettuare vaccinazioni contro il Covid-19. Il motivo? I responsabili della struttura non credono minimamente all'efficacia del vaccino, come ben si può evincere dalla loro homepage: «A causa di considerazioni sull'efficacia e sulla sicurezza dei vaccini disponibili, abbiamo deciso di non offrire la possibilità di vaccinarsi nel nostro studio».

Durata ed effetti collaterali - Una posizione, quella della struttura bernese, agli antipodi da quella sostenuta dalla stragrande maggioranza degli studi medici e dalle autorità sanitarie elvetiche. La Berner Zeitung ha sentito il medico e capogruppo Christian Etter per chiedergli i motivi di questa scelta. «Ci sono fatti che ci fanno riflettere sull'effettiva durata della vaccinazione», spiega il dottore criticando nel contempo le «inchieste problematiche» sugli effetti collaterali e la mancanza di dati sugli effetti collaterali a lungo termine che i vaccini a mRNA potrebbero provocare.

Un unicum nel cantone - Lo studio medico "ribelle" di Langenthal è l'unica clinica del cantone a distanziarsi dalla vaccinazione. Ma con questo messaggio, la struttura sanitaria viola qualche regola? La Società medica del Canton Berna - sentita dal quotidiano - resta sul vago, facendo notare che un dottore è obbligato a informare i pazienti sulle vaccinazioni basandosi «sulle ultime conoscenze scientifiche», separando in «modo chiaro e comprensibile» le proprie valutazioni personali.

 

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