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SVIZZERAChi non si vaccina «dovrebbe pagare una tassa extra»

02.12.21 - 20:35
Lo ha proposto Sanija Ameti, co-presidente del movimento Operation Libero
Keystone
Sanija Ameti, co-presidente di Operation Libero.
Sanija Ameti, co-presidente di Operation Libero.
Fonte 20 Minuten
Chi non si vaccina «dovrebbe pagare una tassa extra»
Lo ha proposto Sanija Ameti, co-presidente del movimento Operation Libero
Per lei, i non vaccinati dovrebbero condividere i costi causati dalle conseguenze della loro decisione

BERNA - In una Svizzera sempre più colpita dalla quinta ondata di coronavirus, ci si sta ingegnando per capire quali restrizioni mettere in atto e quali no. L'ultima proposta è arrivata da Operation Libero, che ha proposto «una tassa per i non vaccinati».

L'idea è stata espressa da Sanija Ameti, co-presidente del movimento giovanile, durante la trasmissione "Club" della televisione svizzero tedesca SRF, andata in onda martedì sera. Mentre si discuteva dell'eventualità di una vaccinazione obbligatoria, il Consigliere nazionale Fabian Molina (PS) si è detto a favore: «Penso sia la misura più sensata», per poi paragonarla all'obbligo di leva militare: «Sono entrambe invasioni della libertà, tuttavia, per entrambe, i cittadini si sono democraticamente espressi a favore».

«Chi inquina paga»
A quel punto, Sanija Ameti si è detta a favore di un «obbligo di vaccinazione differenziato», ovvero applicare il principio «chi inquina paga». Per questo, i non vaccinati dovrebbero condividere i costi causati dalla loro decisione: ad esempio l'ammalarsi di altre persone, il sovraccarico del sistema sanitario e la perdita di personale infermieristico per burnout. «L'opzione di una tassa potrebbe ammortizzare le conseguenze finanziarie e sociali del fatto di non vaccinarsi».

Contattata dal quotidiano 20 Minuten, Ameti ha precisato la sua proposta: «Quando si comprano delle sigarette, si paga la tassa sul tabacco. Quando si compra l'alcol, si paga la tassa sull'alcol. Se non ci si vaccina, si danneggia indirettamente il sistema sanitario e la salute di terzi, una tassa in questo senso non è quindi altro che una questione di solidarietà».

È una novità assoluta? Non proprio, martedì la Grecia ha deciso di implementare un sistema simile: le persone oltre i 60 anni che non si sono registrate per la prima dose di una vaccinazione anti-Covid entro il 16 gennaio 2022 dovranno pagare in futuro una multa mensile di 100 euro.

«Costi e benefici sproporzionati»
La proposta, però, ha già fatto alzare qualche sopracciglio.

Il Consigliere nazionale Lorenz Hess (Centro) è chiaro: «Sono chiaramente contro una tassa sui non vaccinati», ma d'altronde è un'altra di quelle proposte che «sanno di "vaccinazione obbligatoria dalla porta di servizio", e che incontrano una grande resistenza in Svizzera».

Le motivazioni? «I costi e i benefici di una tale misura sarebbero sproporzionati, e solo per la burocrazia si dovrebbe creare un nuovo ufficio federale». Secondo Hess, poi, anche tenere un registro delle vaccinazioni (che sarebbe necessario per una tassa del genere) sarebbe problematico.

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