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ZURIGO«Volevo solo salvare quella persona, non ho pensato ad altro»

08.11.21 - 22:12
Venerdì scorso una dozzina di passanti non ha esitato un momento a tuffarsi nella Limmat per soccorrere un anziano.
Sabina Bobst/20Minuten
Fonte 20Minuten
«Volevo solo salvare quella persona, non ho pensato ad altro»
Venerdì scorso una dozzina di passanti non ha esitato un momento a tuffarsi nella Limmat per soccorrere un anziano.
Fra di loro c'era anche Amanda Pieper: «Mi sono davvero resa conto di quello che è successo solo qualche ora più tardi», racconta la 30enne.

ZURIGO - Venerdì scorso, nel pieno centro di Zurigo, un'auto è uscita di strada ed è finita nella Limmat. La 30enne di Los Angeles Amanda Pieper è una dei coraggiosi passanti che, non curanti delle gelide acque del fiume, si sono tuffati prendendo parte alle operazioni di salvataggio. «All'inizio sono rimasta terrorizzata. Continuavo a gridare "Oh mio Dio, oh mio Dio!". Ma poi il mio corpo è subito passato in modalità azione», ha raccontato la donna al Tages-Anzeiger.

Si è velocemente tolta scarpe e calze ed è entrata nel fiume grazie a una scala poco distante. Il freddo? Non l'ha nemmeno percepito. «Non ho pensato a nient'altro se non a come far uscire quella persona dall'auto», spiega Pieper. «Il fatto di essere assistente di volo mi ha aiutata. Le situazioni di emergenza fanno parte del mio lavoro».

«Dopo il salvataggio ho pianto» - Alla fine Pieper e gli altri coraggiosi (nel frattempo raggiunti dai "veri" soccorritori) sono riusciti a sfondare il finestrino e a trascinare il conducente - di età avanzata - fuori dall'auto. Stando alle ultime informazioni fornite dalla polizia zurighese, l'uomo ha dovuto essere rianimato ed è stato portato in ospedale in condizioni critiche. Anche alcuni passanti entrati in acqua sono stati assistiti dai paramedici, ma nessuno di loro ha dovuto recarsi in ospedale.

Amanda Pieper si è resa davvero conto di quello che era successo solo qualche ora dopo: «Mi sono messa a piangere e mi ci è voluto un attimo per superare lo shock». Ma dopo un po' si è ripresa e le emozioni hanno lasciato spazio alla consapevolezza: «È incredibile che un intero gruppo di persone che non si conoscono abbiano avuto la stessa identica reazione». Quella di mettere in pericolo la propria incolumità per cercare di salvare un'altra vita.

 

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