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SVIZZERA«È l'ondata dei non vaccinati»

25.08.21 - 09:49
Il presidente della Società medica romanda Eggimann raccomanda prudenza per il rientro a scuola
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Fonte ATS
«È l'ondata dei non vaccinati»
Il presidente della Società medica romanda Eggimann raccomanda prudenza per il rientro a scuola

BERNA - La quarta ondata pandemica, che sta cominciando a investire la Svizzera, è quella dei non vaccinati. A sottolinearlo è il presidente della Società medica romanda Philippe Eggimann, che lancia inoltre l'ennesimo appello della comunità scientifica: chi non si è ancora immunizzato contro il virus dovrebbe ripensarci e farlo.

«Ci sono 3000 casi giornalieri con un tasso di riproduzione di 1,22. Ma queste 3000 infezioni non dobbiamo rapportarle all'insieme della popolazione, bensì al 40% non vaccinato», spiega in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano "La Liberté" e dai suoi giornali partner.

Ieri l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha indicato che il numero di ricoveri ospedalieri, in rialzo esponenziale, si avvicina ormai a quello raggiunto durante il picco della scorsa primavera. Il loro totale settimanale si è in effetti moltiplicato per trenta dall'inizio del mese di luglio.

Le persone attualmente in ospedale si sono contagiate due settimane fa, continua Eggimann dalle colonne della testata friburghese. «Quindi, anche se apparentemente vi è una certa stabilizzazione, non sappiamo ancora esattamente come andrà a finire». Stando all'esperto, vi è da attendersi che i ricoveri proseguano a questo ritmo minimo per altri quindici giorni.

Eggimann invoca grande prudenza per il rientro a scuola: «La variante Delta è più contagiosa e dunque il rischio di trasmissione nelle classi è elevato». La situazione negli istituti andrà analizzata «di settimana in settimana», aggiunge.

Il presidente dei medici romandi guarda già a una possibile quinta ondata, a suo avviso evitabile con la somministrazione di una terza dose di vaccino. Gli anticorpi delle persone più a rischio, le prime immunizzate fra febbraio e marzo, si abbasseranno nel corso dei prossimi mesi e pertanto bisogna imperativamente prepararsi da subito a questa inoculazione supplementare, avverte Eggimann.

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