Cerca e trova immobili

GINEVRAGinevra si blinda per il vertice Biden-Putin: «Sta per scoppiare la guerra?»

15.06.21 - 00:00
L'importante dispositivo di sicurezza non manca d'infastidire i residenti. Le ricadute positive, però, non sfuggono.
keystone-sda.ch (MARTIAL TREZZINI)
Ginevra si blinda per il vertice Biden-Putin: «Sta per scoppiare la guerra?»
L'importante dispositivo di sicurezza non manca d'infastidire i residenti. Le ricadute positive, però, non sfuggono.

GINEVRA - Ginevra si prepara da giorni all'atteso faccia a faccia tra il presidente americano Joe Biden e quello russo Vladimir Putin, che s'incontreranno nella città di Calvino mercoledì. L'importante dispositivo di sicurezza che viene approntato in particolare intorno al parco La Grange, dove avrà luogo il vertice, sta però mettendo a dura prova la pazienza dei residenti.

«Ci sono barriere e filo spinato ovunque. Che cosa stiamo aspettando? Scoppia la guerra?», si chiede seccata Fabienne, un'abitante della zona intervistata da 20 Minutes mentre stava seduta sulla terrazza di un esercizio pubblico non lontano dall'area verde. «Chiudere tutto quando i ristoranti hanno appena riaperto e fa finalmente bello è chiaramente esagerato. Sono arrabbiata e posso dirvi che non sono la sola», assicura.

«Perché qui? Una portaerei in mezzo al Mediterraneo avrebbe fatto il suo servizio quanto a sicurezza e non avrebbe disturbato nessuno», le fa eco René, incontrato nella strada accanto. «È una settimana che subiamo disagi», fa notare.

E, in effetti, il dispositivo di sicurezza annunciato dal Consiglio di Stato ginevrino mercoledì scorso viene preparato da giorni. Da venerdì sono in particolare chiusi al pubblico il parco la Grange e des Eaux-Vives, a pochi passi dal Jet d'eau. Il 16 giugno, poi, a essere inaccessibile sarà tutto il lungolago del centro città, dal parco Mon Repos sulla riva destra a Place de Traînant, sulla riva sinistra.

«Penso ci saranno delle buone ricadute economiche per Ginevra», valuta Christelle, una bagnante che si gode la spiaggia des Eaux-Vives, ancora accessibile sotto la sorveglianza di due agenti con giubbotto antiproiettile. «È peccato chiudere tutto, fa bello e la gente ha voglia di approfittare del lago», lamenta però.

«Ci sono molte restrizioni ingiustificate, è fastidioso, ma questo vertice è molto buono per la Ginevra internazionale», sottolinea dal canto suo Claudio, sistematosi poco lontano. Positiva anche un'altra utente della spiaggia, Chloé. Ginevra sarà citata da tutti i media internazionali, fa notare: «È una pubblicità eccezionale».  

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE