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SVIZZERAIn Svizzera dodici morti nonostante il vaccino

19.05.21 - 22:46
Oltre quaranta persone immunizzate sono state ricoverate a causa del Covid
20min/Taddeo Cerletti
Fonte 20 Minuten / Bettina Zanni
In Svizzera dodici morti nonostante il vaccino
Oltre quaranta persone immunizzate sono state ricoverate a causa del Covid
Ma senza il vaccino, saremmo confrontati con un numero di ospedalizzazioni e decessi ben più alto, ricordano gli esperti

BERNA - Quando una persona è vaccinata, il coronavirus ha scarse possibilità di farla ammalare. Una situazione questa che, a cinque mesi dall'inizio della campagna di vaccinazione, si riflette sul numero dei casi. Allo stato attuale in Svizzera a 1,2 milioni di persone sono state somministrate le due dosi previste. E martedì l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha segnalato circa 1'200 nuovi contagi accertati, rilevando un ulteriore calo. Il capo della task force nazionale, Martin Ackermann, ha inoltre affermato che «il numero delle nuove infezioni si sta spostando su coloro che non sono stati vaccinati».

In ogni caso, la vaccinazione non è una garanzia assoluta contro il coronavirus. Sempre secondo l'UFSP, dall'inizio di quest'anno sono 134 le persone, soprattutto donne, che hanno contratto il Covid nonostante avessero completato l'immunizzazione. Con 75 casi, il tasso di contagi è piu altro tra gli over 80. In questo caso si tratta di 46 donne e 29 uomini.

Ricoveri e decessi - Tra i più giovani sono molti meno i casi in cui il vaccino non è riuscito a proteggere dal virus. Con sette infezioni, l'immunizzazione è stata meno efficace nelle donne di età compresa tra i 40 e i 49 anni.

Dopo la vaccinazione, non si possono comunque nemmeno escludere ricoveri legati al virus. Anche in questo caso interessano soprattutto gli over 80: nella categoria si contano 14 donne e 13 uomini. Nelle altre fasce d'età ne sono stati registrati 15.

E in pochi casi l'UFSP ha anche registrato il decesso di persone vaccinate che si sono poi ammalate di Covid. Si parla soltanto di over 80, tra cui cinque donne e sette uomini. Le autorità sanitarie federali non sono però in grado di dire se la morte sia effettivamente da ricondurre al coronavirus contratto nonostante l'immunizzazione.

Ricoveri e decessi che avvengono nel periodo successivo alla vaccinazione anti-coronavirus vengono segnalati all'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic. Secondo il portavoce Alex Josty, le cause vengono poi chiarite, per quanto possibile, sulla base delle informazioni disponibili. «In caso di decesso, è incluso anche il referto dell'autopsia, se disponibile» spiega Josty. Nemmeno Swissmedic può però affermare se le dodici morti in questione siano legate al Covid o meno.

«Sono estremamente pochi» - Gli esperti di vaccinazione non mettono in discussione la protezione fornita dai preparati. «Ogni diecimila persone vaccinate, una ha contratto il virus: si tratta di un numero estremamente basso» afferma Christoph Berger, presidente della Commissione federale per le vaccinazioni. Questi dati confermano l'efficacia del vaccino.

Per quanto riguarda i ricoveri e i decessi, non è chiaro quanto abbia influito il contagio avvenuto nonostante l'immunizzazione. «Sono interessate soprattutto persone più anziane. Queste potrebbero aver avuto una risposta immunitaria più debole a causa di malattie pregresse». Non viene comunque messo in dubbio che ogni caso di morte sia una tragedia. «Ma senza vaccinazione, si conterebbero molti più decessi».

«Nessun vaccino è efficace al 100%» afferma la portavoce UFSP Masha Foursova. Pertanto non vanno esclusi casi di persone completamente vaccinate che contraggono la malattia. Già due settimane dopo la somministrazione della prima dose, la persona vaccinata beneficia di una protezione parziale. Questa è poi massima due settimane dopo la seconda dose. È possibile che con l'aumentare dell'età, l'efficacia possa diminuire. Inoltre, potrebbe essere ridotta anche contro determinate varianti di coronavirus.

Foursova ricorda, inoltre, che negli ultimi mesi sono state vaccinate soprattutto persone più anziane. «Per questo motivo si riscontra un numero più elevato di casi di infezione tra le persone vaccinate delle fasce d'età più alte». L'UFSP segue da vicino la situazione. Nel frattempo gli epidemiologici invitano la popolazione a restare prudente anche dopo aver ricevuto il vaccino: pure le persone immunizzate devono rispettare l'obbligo di mascherina e le norme d'igiene accresciuta.

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