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SVIZZERAIl lupo si trova bene in Svizzera perché c'è molta selvaggina

23.04.21 - 12:53
Per la dimensione della popolazione è decisivo il numero di prede, come fa sapere il Gruppo Lupo Svizzera
Canton Appenzello interno
Fonte ATS
Il lupo si trova bene in Svizzera perché c'è molta selvaggina
Per la dimensione della popolazione è decisivo il numero di prede, come fa sapere il Gruppo Lupo Svizzera

BERNA - Le dimensioni delle cucciolate dei lupi presenti in Svizzera e l'alto tasso di sopravvivenza dimostrano le eccellenti condizioni di vita di cui gode il grande predatore. Il motivo principale è l'alta densità di selvaggina, rileva l'organizzazione di tutela Gruppo Lupo Svizzera.

Per la dimensione della popolazione di lupi è infatti decisivo il numero di prede, mentre ha solo una piccola influenza la densità dell'insediamento umano. E le opportunità di caccia per il lupo in Svizzera sono estremamente alte. Nel cantone dei Grigioni, per esempio, la densità di selvaggina è più di tre volte più alta che in Svezia o nel parco nazionale di Yellowstone negli Stati Uniti, precisa una nota dell'organizzazione.

La popolazione di lupi in Svizzera si sviluppa quindi «in modo del tutto naturale». E se si vuole rallentarne la crescita bisogna ridurre significativamente la densità di ungulati quali caprioli, camosci e cervi.

La grande quantità di questi ultimi animali comporta anche «una minaccia esistenziale per diverse importanti specie arboree indigene presenti nel bosco», aggiunge il Gruppo Lupo Svizzera. Il danno dei morsi degli ungulati mette in pericolo la funzione della foresta come protezione nelle zone di montagna e anche la sua resistenza al cambiamento climatico.

Secondo i dati del gruppo per la tutela del grande predatore, nell'anno biologico 2019/20 (1 maggio-30 aprile) c'erano almeno sei branchi di lupi in riproduzione in Svizzera e lo stato di altri tre non era chiaro. Nell'annata 2020/21 dovrebbero essere confermati almeno nove branchi riproduttivi: cinque nei Grigioni, due in Vallese e uno ciascuno nei cantoni di Vaud e Glarona. E la formazione di nuovi branchi è prevista anche nel prossimo anno biologico.

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