Non vuoi il vaccino? Vieni riassegnato ad altre mansioni. L'USS non ci sta: sarebbe come un obbligo indiretto
Il portavoce USS Urban Hodel: «Per il momento non si sa ancora se tra le persone in età lavorativa la quota di chi intende vaccinarsi sia troppo bassa».
BERNA - Il titolare di un'azienda non può obbligare un proprio dipendente a vaccinarsi. La sua sarebbe un'azione illegale. Tuttavia, l'Unione Svizzera degli Imprenditori ha ipotizzato uno scenario differente: gli impiegati che dovrebbero vaccinarsi perché svolgono una mansione a contatto con altre persone ma decidono di non farlo dovrebbero poter essere trasferiti.
Esiste un precedente legale che in questa direzione. «Il Tribunale amministrativo del Canton San Gallo ha stabilito nel 2006 che un dipendente che non intende vaccinarsi ma che, al contempo, pone un rischio per le persone più vulnerabili può essere riassegnato a una differente mansione», ha detto il portavoce dell'USI, Fredy Greuter, interpellato da 20 Minuten.
Lo scenario ovviamente non piace all'Unione sindacale svizzera, che interpreta la possibilità come una velata minaccia nei confronti di chi rifiuta il vaccino. «Per il momento - ha spiegato il portavoce dell'USS Urban Hodel - non si sa ancora se tra le persone in età lavorativa la quota di chi intende vaccinarsi sia troppo bassa». Ma per il sindacato, una mossa di questo tipo costituisce una sorta di obbligo indiretto a sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid.