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SVIZZERA«Attenzione a non perdere la fiducia degli svizzeri»

21.04.21 - 09:41
La fornitura dei vaccini procede a singhiozzo e a maggio è previsto l'arrivo di 200'000 dosi in meno.
Keystone
Fonte ats
«Attenzione a non perdere la fiducia degli svizzeri»
La fornitura dei vaccini procede a singhiozzo e a maggio è previsto l'arrivo di 200'000 dosi in meno.
«Questo potrebbe intaccare la fiducia nelle vaccinazioni». È il monito lanciato oggi dal presidente della Conferenza dei direttori cantonali della sanità Lukas Engelberger.

BERNA - Il calo delle forniture di vaccini - in maggio arriveranno 200'000 dosi in meno del previsto - potrebbe intaccare la fiducia dei cittadini svizzeri. È il timore del presidente della Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS) Lukas Engelberger, espressosi in un'intervista concessa alla Neue Zürcher Zeitung in edicola oggi.

«Dipendiamo dalla fiducia che la gente ripone nelle vaccinazioni e in tutta l'organizzazione. La motivazione dipende anche da questo», ha detto Engelberger al giornale svizzero-tedesco. Bisogna quindi evitare di perderla, avverte. Le persone infatti accusano il colpo quando i loro appuntamenti vengono cancellati o rimandati a causa dei ritardi.

I Cantoni hanno bisogno di una certa riserva di dosi per attutire tali problemi di approvvigionamento, continua il consigliere di Stato di Basilea Città. Giovedì scorso, l'esecutivo federale aveva invece chiesto di non conservare il secondo vaccino di scorta. Pur comprendendo la domanda, volta a evitare inutili accumuli, Engelberger fa notare che la necessità di immunizzare il più rapidamente possibile va ponderata con l'esigenza di essere affidabili.

Il presidente della CDS sostiene l'allentamento delle misure anti-Covid e le riaperture annunciate dal Consiglio federale sette giorni fa. A suo avviso la dimensione psicologica gioca un ruolo importante: «Alla popolazione servono prospettive». Se una persona è ottimista sarà anche più incline a seguire le regole e a mostrarsi disciplinata, spiega.

Tuttavia, la strada presa dalla Svizzera secondo Engelberger è infarcita di rischi, che devono essere presi molto sul serio. Le riaperture non vanno percepite come un via libera totale, aggiunge. «Se i cittadini perdono il proprio rigore vi è il reale pericolo che il Paese finisca nei guai prima di arrivare al traguardo».

Engelberger rivela poi di essere contrario al fatto che gli allentamenti prendano un ritmo settimanale, ritenendo che inizialmente vada osservato da vicino l'effetto delle ultime aperture, piuttosto che permetterne subito di nuove. «Dobbiamo essere più chiari sugli obiettivi per i prossimi cinque-dieci mesi», mette in risalto il basilese.

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COMMENTI
 

volabas56 3 anni fa su tio
Liberta' a ognuno di farsi vaccinare o no. Pero' per coerenza con la propria convinzione, chi non si fa vaccinare se dovesse malauguratamente infettarsi non vada neanche in ospedale, visto che tanto per lui il virus non esiste o comunque lo classa come semplice influenza.

F/A-19 3 anni fa su tio
Risposta a volabas56
Ah, interessante questa tua affermazione, vale anche per chi fuma e poi ha problemi? Per chi non si cura, mangia male e non fa attività fisica e poi si ritrova sformato è pieno di problematiche di salute? Potrei continuare all’infinito....

pillola rossa 3 anni fa su tio
Risposta a volabas56
Per coerenza chi ha effetti collaterali al vaccino se li tiene e non si fa ricoverare, visto che ha firmato l'accettazione di farselo inoculare

volabas56 3 anni fa su tio
Risposta a F/A-19
Chi fuma lo sa che il fumo fa male, come per altre cose, ma non lo negano che non faccia male, come fanno tanti con il covid. La cosa mi sembra un tantino differente

pillola rossa 3 anni fa su tio
Risposta a volabas56
Quindi la libertà di pensiero è discriminante?

pillola rossa 3 anni fa su tio
Il vaccino non risolve il problema e nemmeno migliora la situazione in modo permanente, semplicemente lo posticipa creando terreno fertile per le varianti.

ceresade36@gmail.com 3 anni fa su tio
Ha ha ha

Ro 3 anni fa su tio
Date una dose sola a chi vuole farsi vaccinare che è sempre una barriera. Mi sa che stanno aspettando i vaccini Astrazeneca e J& J. e poi se qualcuno gli arriva il “ trombo “ è solo uno su un milione . Ecco come si ragiona ai piani alti. Tanto siamo solo delle cavie. Si proteggono gli interessi delle due ditte e non la vita della gente, ecco dove si è arrivati ma non solo in Svizzera. Prima i soldi e poi .... tutto il resto. Che schifo.

bledsoe 3 anni fa su tio
Risposta a Ro
Ma quali cavie scusi? Ha mai letto il foglietto di un medicinale appena un po' complesso? 1:1'000'000 lo si trova anche come probabilità di morte, non solo trombosi, in alcuni casi, quindi non diciamo fesserie. È una probabilià ridicola rispetto ad alcuni rischi che corriamo tutti i giorni semplicemente vivendo. E non pensi che io sia un pro-vaccino della prima ora o uno sfegatato.

pillola rossa 3 anni fa su tio
Risposta a bledsoe
Le persone devono essere libere di scegliere. Imporre limitazioni a chi non si vaccina significa ricattare e spingere alla vaccinazione le persone indecise o facilmente influenzabili. Se prendo un'aspirina nonostante gli effetti collaterali lo faccio in assoluta libertà, non perché s'è non la prendo non posso avere una vita sociale. Ci sono vari gruppi online di testimonianze con tanto di dati personali verificabili che presentano danni da vaccino. Un vero strazio e oltretutto sono abbandonate al loro destino perché le colpe rimbalzano e nessuno ne è responsabile. Invito tuo a fare qualche intervista a qualcuna di queste famiglie...
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