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SVIZZERAAnche gli artisti alzano la voce: «È ora di riaprire»

19.02.21 - 16:23
Una lettera aperta chiede a tredici Cantoni e 18 Città di permettere concerti e spettacoli già dal primo aprile.
Keystone
Fonte ats
Anche gli artisti alzano la voce: «È ora di riaprire»
Una lettera aperta chiede a tredici Cantoni e 18 Città di permettere concerti e spettacoli già dal primo aprile.
L'Unione dei teatri svizzeri e l'Associazione svizzera delle orchestre: «Il rischio di contagio nelle manifestazioni culturali è basso».

BERNA - Il rischio di contagio nelle manifestazioni culturali è decisamente debole: si riprenda quindi a offrire al pubblico concerti e rappresentazioni teatrali già dal prossimo primo aprile. L'esortazione viene dall'Unione dei teatri svizzeri e dall'Associazione svizzera delle orchestre professionali, che hanno inviato oggi una lettera aperta in tal senso a tredici Cantoni e 18 città.

Anche Ticino e Grigioni, come pure le città di Lugano e Coira fanno parte dei destinatari dello scritto. Esso fa riferimento a quanto comunicato mercoledì dal Consiglio federale: il governo ha dichiarato che sta considerando la ripresa delle manifestazioni culturali e sportive a partire dal primo aprile. Una decisione verrà presa il 24 febbraio, dopo aver consultato i Cantoni.

Nella loro missiva, le due organizzazioni ricordano che "sale da concerto, opere e i teatri sono chiusi da mesi", anche se i loro gestori hanno sviluppato piani di protezione dettagliati e li hanno accuratamente testati durante le poche settimane di accesso pubblico limitato.

"Numerosi studi scientifici rilevano che il rischio di infezione e quindi di diffusione del coronavirus in eventi culturali con spettatori seduti è estremamente basso", continua la lettera, facendo riferimento a uno studio sull'aerosol condotto dall'Istituto Fraunhofer Heinrich-Hertz come pure al rapporto finale dell'apertura sperimentale dell'Opera di Stato Bavarese.

Entrambe le organizzazioni insistono pure sull'importanza del fatto che il numero di visitatori per locale non sia definito in modo rigido, ma in base alle dimensioni degli spazi in questione. "Grazie alla disposizione sfasata dei posti raccomandata nel nostro piano di protezione del 9 novembre 2020, le distanze possono essere mantenute", concludono le due associazioni.

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COMMENTI
 

Meiroslnaschebiancarlengua 3 anni fa su tio
Aprofittate della pausa COVID-19 per mettere su lo spettacolo burlesco "Come rompono questi sussitiati egoisti quando c'è in giro una pandemia mondiale". Vedrete, avrà successo a giugno-luglio quando potrete di nuovo fare spettacoli. Poi a settembre si chiude perchè i casi positivi aumenteranno, visto che le misure di sicurezza scientificamente provate non avranno funzionato.

Tzozjlred 3 anni fa su tio
Risposta a Meiroslnaschebiancarlengua
Basta e ora di riaprire. Con le dovute precauzioni, ma e ora. Basta terrorizzare con le varianti, e ora di mettere a disposizioni i vaccini e fermare l arroganza delle case farmaceutiche che stanno speculando e comandando i governi. Bisogna abolire le leggi che autorizzano i brevetti e distribuire i vaccini velocemente. Qualche mese fa ci dicevano che con i vaccini avremmo visto la luce in fondo al tunnel, ora che abbiamo i vaccini, giarda caso tirano fuori dal cilindro le varianti...le case farmaceutiche stanno facendo il bello è il brutto ricattando addiritura l OMS (org.mondiale della sanita)pur di guadagnare i loro sporchi...miliardi. Con tutto il rispetto Meirosinaschebiancarlengua lei pensandola cosi fa il gioco sadico delle case farmaceutiche, Inoltre dietro di loro stanno speculando tanti altri settori economici vedi i supermercati, le vendite online e le ditte di consegna, i produttori televisivi con annesse pubblicità, media di disinformazione, etc etc. Proprio per il rispetto di chi ha vissuto il Covid e dei deceduti dobbiamo tornare alla normalità, costi quel che costi. Dobbiamo costruire ospedali, piuttosto che dare sussidi per le chiusure a destra e a manca e bisogna, lo ripeto , impedire alle case farmaceutiche la spietata speculazione, e poi tornare alla normalità con le dovute precauzioni (distanze e mascherine in primis) ma senza paura. Proviamoci!!!riprendiamo la nostra dignità.

Duca72 3 anni fa su tio
Mettere 25 o più persone in una stanza? Non bastano le scuole?

seo56 3 anni fa su tio
Ma va!!!

egi47 3 anni fa su tio
La strada giusta l'abbiamo trovata, speriamo di restare così almeno altri 6 mesi. Lasciamoli abbaiare per le chiusure non muore nessuno.
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