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SVIZZERAAllentamenti e riaperture in vista? Berset apre uno spiraglio

12.02.21 - 09:16
Il Consiglio federale si riunirà settimana prossima e partirà la consultazione con i Cantoni
TiPress - foto d'archivio
Fonte ats
Allentamenti e riaperture in vista? Berset apre uno spiraglio
Il Consiglio federale si riunirà settimana prossima e partirà la consultazione con i Cantoni
Ma il Ministro della sanità respinge tutte le critiche: «Alcune voci si fanno sentire quando c'è un miglioramento, ma spariscono quando i contagi esplodono», e «non è vero che non abbiamo una strategia».

BERNA - Il ministro della sanità Alain Berset apre lo spiraglio a un parziale allentamento delle misure in vigore per contrastare il coronavirus. Il Consiglio federale fisserà settimana prossima la linea e in seguito ci sarà una consultazione con i Cantoni, afferma il friburghese, invitando gli svizzeri una volta di più a dare prova di pazienza.

«Capiamo la frustrazione e anche noi auspichiamo delle riaperture», ha affermato il titolare del Dipartimento federale dell'interno (DFI) in un'intervista apparsa oggi su vari giornali romandi. Se da un lato la situazione sanitaria continua a migliorare, dall'altro «dobbiamo mantenere una certa prudenza» a causa dell'aumento delle infezioni legate alle varianti del virus, dichiara Berset.

Settimana scorsa gli ambienti economici e più di un partito, in primis PLR e UDC, avevano aspramente criticato il consigliere federale, dopo che questi aveva frenato sulla possibilità di togliere le misure anti-Covid con l'avvento del mese di marzo. Una petizione che chiede la fine del semiconfinamento ha già raccolto oltre 200'000 firme.

Berset respinge però i rimproveri. «Mi rendo conto che la situazione sia insostenibile per chi possiede un negozio, un ristorante o un cinema», ma l'evoluzione del contesto sanitario «comporta grandi rischi». Il governo comunque, ha assicurato, ascolta sempre ogni parere.

Dall'inizio della crisi «si può constatare che alcune voci si fanno sentire quando c'è un miglioramento, mentre spariscono quando i contagi esplodono», ha aggiunto togliendosi un sassolino dalla scarpa Berset. D'altronde non si può accontentare tutti, si dice consapevole il ministro, anche perché «nei momenti in cui i casi aumentano rispunta chi accusa l'esecutivo di immobilismo».

Il friburghese ha pure smentito chi incolpa il Consiglio federale di non avere una strategia per far fronte alla crisi. «I partiti domandano certezze e li capisco, ma ciò è merce rara se non inesistente» in periodi simili, fa notare Berset sollecitando a «restare flessibili.

Tirando le somme a un anno dall'inizio della pandemia, il consigliere federale osserva che la Svizzera si è troppo rilassata durante l'estate. Il governo è inoltre stato eccessivamente ottimista permettendo di nuovo i grandi eventi da ottobre. «Ma dopo settimane di restrizioni, credo che tutti avessero bisogno di respirare un po'», ha proseguito.

Anche la comunicazione tra Berna e i Cantoni non sempre ha funzionato come desiderato, ha ammesso. Berset ha infine sottolineato come la protezione delle persone vulnerabili sia stata fin dall'inizio l'obiettivo primario del governo.

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COMMENTI
 

ciapp 3 anni fa su tio
che circo , comanda sempre ol dio soldo

Nikko 3 anni fa su tio
Adesso le destre stanno facendo una campagna indegna in tutta la Svizzera contro Berset. Il vero motivo è distogliere l’attenzione dalle cavolate del loro beniamino Calimero Cassis, il cui cadreghino comincia a traballare sempre più.

Nikko 3 anni fa su tio
Facile criticare... Come per la storia del nonno, il nipote e l’asino... qualsiasi decisione prendi sarai sempre criticabile... e in effetti è quel che ha detto Berset. In una simile situazione altamente instabile trovo che abbia fatto un ottimo lavoro. Il Covid non è colpa sua, e si è diffuso la seconda volta in autunno quando in parlamento le destre unite l’hanno contestato a lungo per impedirgli la chiusura che purtroppo è stata ritardata per colpa loro... e dopo si sa com’è andata.

Nmemo 3 anni fa su tio
Che c’è che non quadra? La Svizzera ha superato le 10 mila morti per covid-19. Più del doppio rispetto alla Germania che tiene ancora chiusi persino i saloni da parrucchiere.

MrBlack 3 anni fa su tio
Risposta a Nmemo
E meno dell’Italia che ha già riaperto anche i ristoranti. Quindi? Esempi con più i meno aperture in rapporto ai morti ne trovi quanti ne vuoi. Chi avrà ragione?

Bibo 3 anni fa su tio
Risposta a Nmemo
Al momento sono 9000 non 10, e poi, la Germania ora ha chiuso abbastanza ma nella prima fase molto meno, l'Italia ad esempio che ha chiuso tutto 2 volte proibendo quasi di uscire di casa (tralasciano la questione economia che è al tappeto) ha il record di morti in rapporto alla popolazione, cosa è meglio? boh...

seo56 3 anni fa su tio
Mi auguro di NO altrimenti la terza ondata é alle porte. La politica non deve cedere alle lobby ma pensare alla salute dei cittadini

roma 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
...quoto al 100%

stefanobig 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
La terza ondata è sicura e sarà in corrispondenza dell'usuale fluttuazione stagionale dei contagi da virus. Indipendentemente da lockdown o altre misure adottate dalla politica locale, nazionale e internazionale. Un conto è quello che succede... Un conto é quello che si dice di quello che succede. Ci sarà un altra ondata a ottobre novembre 2021 e via di seguito. Lockdown o non lockdown

Nikko 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
Completamente d’accordo!

joe69 3 anni fa su tio
Risposta a stefanobig
Si ma al momento, l'unico strumento efficace per contenere l'ondata (nn per nn farla venire) sono i lockdown ...meno persone circolano meno probabilità ha il virus di trovare ospiti... e nn lo dico io, lo dicono i clinici e se ne rendono conto quelli che lavorano al "fronte " (medici, infermieri) tutti i mie amici(che) che lavorano in quel campo mi hanno confermato questo...

lecchino 3 anni fa su tio
Ma vai a quel paese!
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