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SVIZZERAEcco chi ha identificato i primi casi di "variante inglese"

08.01.21 - 16:26
Il gruppo CML Dr Risch è stato il primo laboratorio a trovare dei campioni che ne hanno consentito l’individuazione
Keystone - foto d'archivio
Ecco chi ha identificato i primi casi di "variante inglese"
Il gruppo CML Dr Risch è stato il primo laboratorio a trovare dei campioni che ne hanno consentito l’individuazione
È in corso lo studio COVI-GAPP che punta a formare un algoritmo per indicare l'’infezione prima dell’insorgenza dei sintomi. Una sede è a Pregassona.

PREGASSONA - Il gruppo CML Dr Risch - con sede a Berna, Buchs (SG) e Pregassona - è stato il primo laboratorio svizzero a trovare dei campioni che hanno consentito l’individuazione della variante "inglese" mutata del coronavirus. In Svizzera e nel Liechtenstein sono ormai 88 i casi di varianti britannica e sudafricana del coronavirus rilevati, di cui 4 in Ticino.

«Grazie a nove piattaforme, il limite di capacità operativa per le analisi PCR è di circa 10’000 campioni al giorno, sette giorni su sette - afferma il Dott. Martin Risch, CEO del gruppo -. Oggi è possibile garantire un tempo di refertazione inferiore alle 24 ore dall’entrata dei campioni in laboratorio».

I laboratori privati, inoltre, nel mese di aprile hanno lanciato lo studio COVI-GAPP, un bracciale sensoriale (sviluppato come rilevatore di
fertilità) che, indossato durante la notte, misura i parametri fisiologici pertinenti per l’infezione da Covid-19. L’obiettivo è quello di formare un algoritmo in grado di indicare la presenza di un’infezione prima dell’insorgenza dei sintomi. «I circa 1’200 partecipanti allo studio hanno già fornito dei dati molto preziosi, che ci danno importanti informazioni», sostiene il Prof. Lorenz Risch.

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