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SVIZZERAI letti di cure intense sono tutti occupati

18.11.20 - 12:44
Ciò almeno per i posti ordinari. La situazione, insomma, è tesa.
tipress (archivio)
Fonte ats
I letti di cure intense sono tutti occupati
Ciò almeno per i posti ordinari. La situazione, insomma, è tesa.
La SSMI invita con fermezza tutti a rispettare le misure adottate per frenare la diffusione della pandemia.

BASILEA - I letti ordinari di cure intense in Svizzera sono tutti occupati, riferisce la Società svizzera di medicina intensiva (SSMI).

Grazie agli sforzi di équipe mediche in tutto il Paese, nuovi posti di terapia intensiva hanno potuto essere creati, ma la situazione è tesa.

«Gli 876 letti per terapia intensiva certificati e riconosciuti dalla SSMI, normalmente disponibili in Svizzera per il trattamento degli adulti, attualmente sono praticamente tutti occupati», indica l'associazione in un comunicato diramato ieri, che si fonda sui dati raccolti dal Sistema di informazione e di intervento del Servizio sanitario coordinato (SSC), struttura che dipende dallo Stato maggiore dell'esercito.

Oltre alla creazione di nuovi posti, il sovraccarico ha potuto essere evitato grazie al rinvio di operazioni non urgenti, precisa il comunicato. Per far fronte a situazioni critiche locali, si è fatto ampio ricorso al trasferimento di pazienti in altri cantoni e anche al di fuori della regione linguistica. Queste misure sono «difficili» per i malati e i loro famigliari, riconosce la SSMI.

«I reparti di terapia intensiva sono al limite della loro normale capacità di posti letto, ma stanno facendo del loro meglio per far fronte ad un afflusso di pazienti in condizioni critiche ancora maggiore che durante la prima ondata di Covid-19 e per continuare a trattare tutti i pazienti gravemente malati in futuro», si legge nella nota.

La SSMI invita con fermezza tutti a rispettare le misure adottate per frenare la diffusione della pandemia. Raccomanda pure a tutti, e in particolare alle persone a rischio di un'infezione grave, di documentare in direttive anticipate se desiderano «beneficiare di misure che prolungano la vita in caso di malattia grave. In questo modo, i membri della famiglia, ma anche i team del reparto di terapia intensiva, saranno sostenuti nel processo decisionale, in modo che il trattamento possa avvenire nel miglior modo possibile e secondo i desideri personali del paziente».
 
 

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COMMENTI
 

Technics 3 anni fa su tio
Non avrei mai creduto che in Svizzera fosse più importante l’economia che la persona. A tutti quelli del governo dico solo una cosa: fate SCHIFO

pillola rossa 3 anni fa su tio
Schizofrenia informativa

Güglielmo 3 anni fa su tio
a mali estremi, estremi rimedi...... per fortuna si possono scambiare o trasferire i pazienti. i parenti se sono contenti è così altrimenti e ancora così.....
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