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Svizzera particolarmente colpita dai cambiamenti climatici

SVIZZERASvizzera particolarmente colpita dai cambiamenti climatici

16.11.20 - 11:39
L'aumento della temperatura si manifesta soprattutto «nel fragile paesaggio glaciale delle Alpi»
Archivio Keystone
Fonte ATS
Svizzera particolarmente colpita dai cambiamenti climatici
L'aumento della temperatura si manifesta soprattutto «nel fragile paesaggio glaciale delle Alpi»

BERNA - La Svizzera è particolarmente colpita dai cambiamenti climatici e in futuro gli effetti sull'ambiente saranno ancora più marcati. È quanto emerge da un rapporto dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), in collaborazione con MeteoSvizzera, sotto l'egida del National Centre for Climate Services (NCCS).

Nella Confederazione la temperatura media è aumentata di circa 2 gradi dall'era preindustriale (circa 150 anni fa), ossia più del doppio rispetto alla media mondiale, indica in una nota odierna l'UFAM, aggiungendo che i cambiamenti climatici si manifestano in particolare «nel fragile paesaggio glaciale delle Alpi».

Il deterioramento e la scomparsa dei ghiacciai nell'arco alpino sono sempre più visibili. Dallo scorso anno il ghiacciaio del Pizol (sopra Sargans, SG) non viene più misurato a causa della sua esigua superficie residua e in generale, nell'ultimo decennio, i ghiacciai elvetici hanno perso annualmente il 2% della loro massa.

Il rapporto pubblicato oggi, dal titolo "I cambiamenti climatici in Svizzera", fornisce una panoramica delle cause e degli effetti dei cambiamenti climatici nella Confederazione e presenta le principali misure che consentiranno di ridurre le emissioni e di adattarsi al clima in mutazione.

Flora e fauna colpite dai cambiamenti - Dal rapporto emerge che le conseguenze dei cambiamenti climatici sono ondate di calore più frequenti, estati più secche, forti precipitazioni - più frequenti e intense - come pure inverni con poca neve.

A preoccupare gli esperti è pure l'aumento delle temperature dei laghi e dei fiumi elvetici. Ciò causa effetti negativi sugli organismi acquatici (ad esempio per le trote nelle acque al di sopra dei 25 gradi) e gravi morie di pesci, in particolare durante le ondate di calore degli anni 2003, 2015 e 2018. Esse hanno provocato effetti diretti anche sulla salute delle persone, con un aumento del tasso di mortalità e un incremento del numero di ammissioni in pronto soccorso, sottolinea l'UFAM.

Per quanto riguarda la flora, diverse specie vegetali - ad esempio i ciliegi - fioriscono sempre più presto a causa delle temperature più miti. In questo modo, però, le piante sono più esposte alle gelate tardive.

Temperatura media in netto aumento - Lo studio lancia inoltre l'allarme: «Se le emissioni di gas serra globali dovessero continuare ad aumentare, la temperatura media in Svizzera potrebbe salire entro il 2100 di 4,8-6,9 gradi rispetto all'era preindustriale», scrive l'UFAM, aggiungendo che però una protezione efficace del clima consentirebbe di prevenire entro tale data due terzi dei possibili effetti. Si potrebbe così limitare a 2,1-3,4 gradi il riscaldamento medio.

L'UFAM ricorda poi gli sforzi e i progetti a livello politico in questo ambito. Ad agosto, ad esempio, il Consiglio federale ha adottato il secondo piano d'azione 2020-2025 per l'adattamento ai cambiamenti climatici. Il Parlamento ha invece approvato la revisione totale della legge sul CO2. Tale decisione è ora oggetto di referendum.

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