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SVIZZERAIl settore dell'aviazione è crollato

09.11.20 - 10:12
Durante il terzo trimestre in Svizzera il settore registra un calo dei passeggeri pari al 75,9%
Archivio Keystone
Il settore dell'aviazione è crollato
Durante il terzo trimestre in Svizzera il settore registra un calo dei passeggeri pari al 75,9%
La timida ripresa turistica dell'estate ha aiutato maggiormente l'aeroporto di Basilea

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

BERNA - La scorsa primavera nei cieli europei la presenza di aerei era praticamente nulla. Dai principali scali volavano quasi esclusivamente velivoli cargo. Mentre i viaggiatori erano rimasti a terra a causa dei lockdown e delle frontiere chiuse. Ma poi durante l'estate le compagnie aeree erano timidamente ripartite, con uno spiraglio di speranza. Una speranza che è però risultata vana.

Il settore fatica infatti a riprendersi (e ora deve anche fare i conti con la seconda ondata di coronavirus). Anche in Svizzera, come si evince dai più recenti dati dell'Ufficio federale di statistica, nel terzo trimestre di quest'anno (si parla quindi proprio dei mesi estivi) gli aeroporti elvetici hanno infatti registrato complessivamente quattro milioni di passeggeri in arrivo e in partenza (locali e in transito) nel traffico aereo di linea e charter. Si tratta di 12,7 milioni di viaggiatori in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 (-75,9%). Sul fronte dei movimenti, dai dati emerge un calo del 65,9% (si tratta di 43'255, tra decolli e atterraggi).

Se si considerano i singoli scali elvetici, si constata che quello che ha sofferto un po' meno è quello di Basilea, dove è particolarmente forte la presenza di Easyjet. Per l'aeroporto in questione il calo dei viaggiatori è stato, durante il terzo trimestre, del 68,1%. Ginevra fa invece i conti con un -74,7% e Zurigo con un -78,8%. Per gli aeroporti regionali si parla di un -81,9%.

Nel trimestre precedente (marzo-giugno 2020), lo ricordiamo, il calo dei passeggeri era stato quasi del 100%: durante il mese di aprile era stato toccata una diminuzione percentuale del 99,4% rispetto al 2019.

La frenata di Swiss - Ora, proprio a causa della seconda ondata di coronavirus, Swiss ha dovuto nuovamente rivedere i suoi piani. Lo scorso giugno la compagnia elvetica filiale di Lufthansa aveva infatti annunciato che entro l'autunno sarebbe tornata a servire l'85% delle destinazioni. Ma poi già all'inizio di ottobre aveva rivisto al ribasso tale obiettivo, in particolare a causa delle numerose restrizioni di viaggio: «Il numero di voli originariamente previsto per la fine di ottobre slitta alla fine dell'inverno» ci aveva detto una portavoce. Negli scorsi giorni Swiss ha poi parlato di un'ulteriore riduzione dell'offerta invernale e anche di un programma di ristrutturazione per limitare le perdite.

Gli aeroporti milanesi - La crisi del settore sta colpendo duramente anche i vicini aeroporti milanesi, come ha di recente fatto sapere il Gruppo SEA (Società esercizi aeroportuali), parlando dell'inizio dell'autunno. Durante l'estate c'era infatti stata una «timida ripresa». Ma poi di nuovo il crollo: soltanto per settembre si parla di un -77% del traffico, mentre ora si è arrivati a un -85%.

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