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SVIZZERADeduzione per figli: «Hanno vinto gli argomenti dell'invidia»

27.09.20 - 14:17
È il commento di Philipp Kutter, secondo cui «l'attuale situazione economica non ha aiutato»
TiPress - foto d'archivio
Fonte ats
Deduzione per figli: «Hanno vinto gli argomenti dell'invidia»
È il commento di Philipp Kutter, secondo cui «l'attuale situazione economica non ha aiutato»

BERNA - Non è stato possibile combattere gli «argomenti dell'invidia». Così ha commentato alla SRF la sconfitta odierna il consigliere nazionale Philipp Kutter (UDC/ZH), uno dei fautori di maggiori deduzioni fiscali per i figli.

«Le cifre parlano chiaro e me ne rammarico», ha detto. I contrari hanno puntato in maniera decisa sulle argomentazioni dettate dall'invidia, nonostante il fatto che il 60% delle famiglie avrebbero approfittato degli sgravi.

L'attuale situazione economica non ha aiutato, ha commentato ancora Kutter all'agenzia Keystone-ATS. Per molte persone il quesito è stato posto semplicemente nel momento sbagliato, poiché il denaro potrebbe mancare in altri ambiti.

Il deputato non escludere di riproporre il testo originale, senza l'aumento delle deduzioni generali per i figli, ma solo con quello relativo alla custodia da parte di terzi. Il PS potrebbe in effetti schierarsi a favore. 

Meglio pensare alle strutture di accoglienza - Il progetto di maggiori deduzioni fiscali per i figli «era una vera e propria provocazione in un momento difficile» per la popolazione, che avrebbe portato vantaggi ai più ricchi. È l'opinione di Pierre-Yves Maillard, presidente dell'Unione sindacale svizzera (USS). Piuttosto, bisogna sostenere lo sviluppo delle strutture di accoglienza.

«Siamo contenti del risultato odierno», ha detto a Keystone-ATS il consigliere nazionale vodese. «All'inizio non molti erano d'accordo con noi, ma col tempo hanno capito che il progetto era in realtà un aiuto ai salari elevati», analizza il socialista. Secondo Maillard, la destra ha mostrato di essere pronta ad accordare 370 milioni di franchi all'anno, ora bisogna «prendere meglio la mira» e non favorire solo i più agiati.

«È giusto che lo Stato faccia un gesto per le famiglie, ci sono cose concrete da fare», ha detto. A cominciare ad esempio dal sostegno allo sviluppo degli asili. Oltre a questo, ci potrebbe essere un contributo federale per i Cantoni, in modo che possano abbassare le tariffe di queste strutture di accoglienza.

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