Il numero dei casi registrati in Svizzera tocca quota 31'967. I decessi sono 1'686.
Restano comunque pochi i malati che necessitano di cure ospedaliere: i ricoveri negli ultimi sette giorni sono dodici.
BERNA - Anche oggi non arrivano dati confortanti dal consueto bollettino emanato dall'Ufficio federale di sanità pubblica. Le infezioni, nel nostro Paese, continuano infatti a progredire in maniera preoccupante. I contagi oggi hanno infatti nuovamente superato il muro dei cento, toccando quota 116. Ieri, ricordiamo, erano stati 137 (dato più alto da inizio maggio), mentre il giorno precedente se ne contavano 62. Anche la situazione ticinese si è deteriorata. Dopo un mese di giugno con soli quattordici contagi, nelle ultime ventiquattro ore sono stati registrati cinque nuovi casi (il numero più alto in un solo giorno dallo scorso 21 maggio).
Per cercare di arginare questa progressione, ieri, il Consiglio federale ha emanato varie misure per il contenimento del virus. Tra di esse vi è anche quella - da tempo richiesta da più parti - dell'obbligo d'indossare la mascherina per prendere i mezzi pubblici. Un'altra contromisura adottata è quella della quarantena per i viaggiatori che tornano da una regione a rischio. Questo per evitare i famigerati "contagi da rientro" che hanno già provocato diversi focolai nel Paese, ad esempio nei Grigioni.
Numeri da inizio pandemia - Il numero delle infezioni da inizio pandemia è quindi salito a 31'967. Mentre i decessi totali sono 1'686, uno in più rispetto al bollettino di ieri. Per quel che concerne i test, ne sono finora stati effettuati ben 599'105, il 6,4% dei quali è risultato positivo.
Un'ospedalizzazione al giorno - Se si considerano gli ultimi sette giorni, sono state strisciate ben 59'260 persone, di queste l'1.0% aveva contratto la malattia. Sempre nell'ultima settimana, delle 493 persone che hanno avuto un test positivo, solo dodici hanno dovuto essere ospedalizzate. Il totale delle persone ricoverate da inizio pandemia sale quindi a 4'051.