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SVIZZERADopo Tarmed, ecco Tardoc

25.06.20 - 12:34
Il nuovo modello soddisferebbe le condizioni per porre fine alle discussioni sulle tariffe ambulatoriali
Keystone - foto d'archivio
Fonte ats
Dopo Tarmed, ecco Tardoc
Il nuovo modello soddisferebbe le condizioni per porre fine alle discussioni sulle tariffe ambulatoriali

BERNA - L'associazione di assicuratori malattia Curafutura e la Federazione dei medici svizzeri (FMH) hanno inoltrato al Consiglio federale, per approvazione, un nuovo modello tariffale per sostituire l'ormai obsoleto Tarmed. Il nuovo tariffario è appoggiato anche dall'organizzazione di casse concorrente Santésuisse.

Il nuovo modello, chiamato Tardoc, soddisfa in particolare tutte le condizioni per porre fine alla paralisi nelle discussioni sulla fissazione dei prezzi delle prestazioni ambulatoriali, assicurano Curafutura e FMH in un comunicato comune diramato oggi.

Il nuovo tariffario, che dovrebbe sostituire il Tarmed, introdotto nel 2004, sarà neutrale in termini di costi per gli assicurati: il modello proposto non comporta né un aumento né una riduzione del prezzo complessivo delle prestazioni. Attualmente quelle ambulatoriali ammontano a 12 miliardi di franchi l'anno, pari a un terzo delle spese a carico dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie.

Attualmente alcune prestazioni sono sottopagate e altre troppo pagate, perché col passare degli anni è ad esempio mutata la tecnologia medica e il Tarmed non ne tiene conto.

Per Curafutura e FMH, il Tardoc compensa questi squilibri. Esso riflette le attuali possibilità tecniche e la riduzione del numero di voci da 4700 a 2700 semplifica la struttura delle tariffe e aumenta la trasparenza.

Una prima versione del Tardoc era stata presentata nel luglio del 2019, ma il Consiglio federale non l'aveva approvata, dato che non aveva ottenuto il sostegno della maggioranza degli assicuratori. Lo scenario oggi, con l'adesione di Santésuisse, è diverso.

I partner tariffari sperano in una valutazione favorevole del loro progetto da parte del Consiglio federale. Chiedono al governo di approvare il Tardoc in vista della sua entrata in vigore il primo gennaio 2022.

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