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SVIZZERALe luci rosse si mettono la mascherina?

25.05.20 - 15:50
L'organizzazione dei lavoratori del sesso propone un piano di protezione per il settore
Archivio Keystone
Fonte ATS
Le luci rosse si mettono la mascherina?
L'organizzazione dei lavoratori del sesso propone un piano di protezione per il settore
La richiesta è che l'attività possa riprendere a partire dal prossimo 8 giugno

BERNA - Il divieto di lavorare nel settore erotico dovrebbe essere revocato dall'8 giugno: è quanto chiede Procore, organizzazione che riunisce associazioni svizzere per la difesa degli interessi dei lavoratori del sesso. Per garantire la sicurezza di questi ultimi e dei clienti, Procore presenta un piano di protezione.

L'idea di protezione per i servizi personali che implicano il contatto fisico nel settore erotico è stata sviluppata in consultazione con i lavoratori del sesso, le aziende, le piattaforme, le agenzie specializzate e l'Aiuto Aids Svizzero, indica oggi Procore in un comunicato. Il concetto è stato poi sottoposto all'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e al "Punto di Contatto Società Civile Covid-19".

Come per altri servizi personali con contatto fisico, permessi dallo scorso 27 aprile, anche nel campo erotico si possono osservare e adottare misure di protezione standard, sottolinea l'organizzazione. Tenendo conto degli attuali sviluppi, non è necessaria alcuna ulteriore restrizione. Questa risulta sproporzionata e contraddice il principio della parità di trattamento, sottolinea Procore.

Sesso sicuro e distanza sufficiente - I lavoratori del sesso possono e vogliono applicare le disposizioni dell'UFSP. Secondo il concetto presentato, tra le altre cose le lenzuola e gli asciugamani devono essere cambiati dopo ogni cliente e lavati ad almeno 60 gradi. Inoltre la camera deve essere arieggiata per almeno 15 minuti.

In tutte le prestazioni sessuali devono essere rispettate le linee guida del sesso sicuro. Per tutti i servizi è consigliato indossare una mascherina che copra naso e bocca. Inoltre, sempre secondo il concetto di protezione, non vengono forniti servizi con due o più clienti e tra le teste delle due persone deve essere sempre mantenuta una distanza di almeno la lunghezza di un avambraccio.

A tutti i clienti viene ricordato che i loro dati di contatto vengono registrati e conservati per quattro settimane allo scopo di poter tracciare la catena di contatti delle persone infette. Inoltre dovrebbe essere mantenuta la distanza di due metri tra i clienti in attesa.

Controlli possibili - L'argomentazione secondo cui le misure di protezione nel settore erotico non possono essere controllate non è vera, afferma Procore. La polizia può controllare l'esercizio, i monolocali e gli appartamenti per verificare che le misure di protezione vengano rispettate, sottolinea.

Per motivi di privacy non può essere controllato l'atto sessuale in sé, ma questo vale anche per le visite mediche, le sessioni di terapia o i massaggi, puntualizza Procore.

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