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BERNAIl personale sanitario chiede «fatti, non belle parole»

12.05.20 - 00:01
Lanciato lo slogan «Immaginate di avere bisogno di cure e non c'è nessuno».
tipress (archivio)
Fonte ATS
Il personale sanitario chiede «fatti, non belle parole»
Lanciato lo slogan «Immaginate di avere bisogno di cure e non c'è nessuno».
L'obiettivo? Sensibilizzare sulla precarietà del personale sanitario, già prima della pandemia.

BERNA - La pandemia di coronavirus ha mostrato quanto sia importante il personale infermieristico per garantire un'adeguata assistenza sanitaria. Per evitare l'incombente penuria di operatori, l'associazione di categoria lancia un appello affinché alle belle parole seguano i fatti.

Martedì si celebra la Giornata internazionale degli infermieri. I professionisti del settore avrebbero voluto festeggiare questa ricorrenza, ma sono attualmente confrontati «con la più grave crisi sanitaria a livello globale della storia recente», si legge in una nota dell'Associazione svizzera infermiere e infermieri (ASI).

Di qui l'idea di lanciare un appello online rivolto al pubblico con lo slogan «Immaginate di avere bisogno di cure e non c'è nessuno». In Svizzera - sottolinea l'organizzazione - la situazione per il personale sanitario era precaria già prima della pandemia.

Secondo l'ASI, entro il 2030 saranno necessarie 65.000 infermiere e infermieri supplementari. Le cifre relative al personale in formazione sono però troppo basse ed esiste una carenza di infermieri qualificati. Attualmente risultano vacanti 11.000 posti e quasi un operatore su due lascia la professione nel giro di pochi anni.

L'associazione di categoria auspica miglioramenti al controprogetto all'iniziativa "Per cure infermieristiche forti", in modo da rendere più attrattiva la formazione. Infermiere e infermieri devono avere il tempo sufficiente per curare i pazienti, e le condizioni di lavoro devono migliorare in modo che coloro che sono stati formati rimangano nella professione.

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COMMENTI
 

F/A-18 3 anni fa su tio
Pure la giornata dell’infermiere! Neanche fossero le uniche persone che lavorano! Io penso che dovrebbero essere contenti di avere un lavoro assolutamente retribuito visto che la cassa malati provvede a qualsiasi spesa. Il mondo del lavoro è ben più complicato, nessuna certezza, nessuna entrata assicurata, molti problemi in caso di inadempienze, ritardi, errori tecnici, i dottori invece possono anche sbagliare senza conseguenze, il paziente firma una liberatoria proprio una funzione di questo. Ora mi pare che vogliono anche gli aumenti...., mah, se vogliamo incasinarci ancora di più la vita questa è la strada giusta.

miba 3 anni fa su tio
La domanda è chiaramente provocatoria: chi finanzia tutto? :)

tip75 3 anni fa su tio
Aprire i numeri chiusi e assumere personale residente. fare lavoro solo a chi risiede.
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