Il Consiglio federale fornisce milioni di pezzi ai dettaglianti, ma si oppone all'obbligo d'indossarne una
Una linea di comunicazione che solleva parecchi interrogativi tra gli esperti e i politici
BERNA - Passato il lockdown non sarà obbligatorio indossare una mascherina. Lo ha ribadito, ieri ai media, il ministro della Sanità Alain Berset: «Le mascherine non possono sostituire le misure fondamentali come la distanza sociale e l’igiene delle mani». La mascherina, inoltre, potrebbe dare a chi la indossa una falsa sicurezza, ciò che sarebbe controproducente.
L’eccezione elvetica - Cionondimeno il Consiglio federale si sta muovendo in una direzione del tutto diversa rispetto ai governi dei paesi vicini: da lunedì, sarà infatti obbligatorio in tutta la Germania l’uso di una mascherina, almeno sui trasporti pubblici e nei supermercati. In Austria, chiunque fa shopping ha dovuto indossarne una da inizio aprile.
Cento milioni di pezzi - Nel contempo la consigliera federale Viola Amherd ha annunciato che, dalla prossima settimana, ogni giorno la Farmacia dell'Esercito consegnerà un milione di pezzi ai principali rivenditori: «Le maschere saranno fornite al prezzo di acquisto ai rivenditori. Che hanno garantito di rinunciare a margini di guadagno». L’Esercito ha finora fornito 100 milioni di pezzi, 21 milioni sono stati finora distribuiti ai Cantoni e 18 milioni si trovano ancora tra le scorte della Confederazione.
Venduta, ma sconsigliata - Il Governo federale fornirà quindi mascherine alla popolazione tramite il commercio al dettaglio, ma persiste nello sconsigliare di indossare una in pubblico. L'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) sconsiglia persino l’uso di quelle fai-da-te. Spetta ai singoli settori economici decidere se utilizzare le maschere. Prima di riaprire, è comunque necessario sviluppare concetti di protezione che possono anche includere l'obbligo della maschera sul posto di lavoro.
L’auspicio non dichiarato - «Il Consiglio federale - afferma la Consigliera nazionale Udc Therese Schläpfer - insiste nella sua comunicazione, poiché all'inizio ha sottolineato che una mascherina è inutile. Si contraddirebbe se ora ne introducesse l’obbligo. Tuttavia ritengo che vorrebbe che molte persone indossassero una maschera dopo il lockdown. Ecco perché ora ne sta rendendo disponibili così tante». Ma ha senso non indossare una maschera? Dopotutto, secondo un sondaggio di 20 Minuten/ Tamedia, il 59% degli svizzeri sono favorevoli ad un uso della mascherina in pubblico.
«Tattica del salame» - Huldrych Günthard, infettivologo all'Ospedale universitario di Zurigo, è contrario ad un utilizzo generale: «La situazione cambia dove non è possibile rispettare le distanze sociali, ad esempio nei trasporti pubblici, dal parrucchiere o, quando riapriranno, nel ristorante» dichiara a 20Minuten. «In queste situazioni, indossare una maschera sarebbe utile perché potrebbe prevenire l'infezione. Il Consiglio federale avrebbe dovuto dirlo in modo un po’ più chiaro».
«Otto milioni di pezzi al giorno» - L’infettivologo nota una certa tattica del salame da parte del Consiglio federale: «Potrebbero non esserci ancora abbastanza mascherine per un tale uso. La cosa peggiore è quando stabilisci regole che non riesci a rispettare». Günthard si rallegra, tuttavia, che le mascherine possano presto essere acquistate nel commercio al dettaglio. Tuttavia: «Il Governo federale deve continuare a procurarsi molte mascherine». Dello stesso parere è Volker Thiel, professore di virologia all'Università di Berna: «Il dilemma è che le mascherine non sono abbondanti. Se la popolazione deve indossarne una, servono abbastanza pezzi, almeno 8 milioni al giorno». L’esperto è anche convinto che abbia un senso indossarle sui trasporti pubblici o al supermercato.
Il parere dei politici - «La popolazione approva le misure che a lei sembrano logiche. Il Consiglio federale deve dare chiare raccomandazioni su dove la mascherina sia più utile», afferma Beat Walti del PLR. Dello stesso parere è Jürg Grossen, presidente del Verdi liberali: «L'uso corretto della mascherina è cruciale. Sono convinto che, ad esempio, un parrucchiere possa apprenderlo quando la usa per il suo lavoro. Ma è difficile che tutti lo sappiano fare nella vita di tutti i giorni». Il consigliere nazionale dei Verdi Bastien Girod ritiene che la comunicazione di Berna renda insicure le persone. «Ci sono persone che sono frenate, dal momento che il Consiglio Federale ha affermato all'inizio che solo i malati dovrebbero indossare mascherine, ma non le persone sane. Sarebbero opportuni chiari consigli sulla sua utilità».
L’Ufsp rimanda alla documentazione - Nessuna comunicazione in merito è giunta a 20Minuten dall’Ufficio federale della Sanità pubblica che rimanda al documento con domande e risposte sulle maschere. Ma la sorpresa si annida proprio lì: «Nel trasporto pubblico con pochi passeggeri a bordo non è necessario indossare una mascherina. Dovresti indossarne una nelle ore di punta». Una maschera protettiva non è consigliata durante lo shopping, tuttavia, secondo l’Ufsp bisognerebbe essere in grado di mantenere una distanza sufficiente dalle altre persone...